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Inzaghi si presenta: “Grande entusiasmo, daremo continuità al passato”

7 Luglio 2021
Inzaghi si presenta: “Grande entusiasmo, daremo continuità al passato”

Domani l’inizio del ritiro e l’avvio ufficiale della nuova stagione, oggi Simone Inzaghi si presenta alla stampa da allenatore dell’Inter. Ecco le parole del tecnico ex Lazio alla prima conferenza stampa a Milano…

Inizia una nuova sfida professionale. Che sensazioni prova ad essere sulla panchina dei campioni d’Italia?

“Da parte mia c’è grande entusiasmo. Ho grandissime motivazioni. So che si prospetta un lavoro importante. E’ una bellissima sfida, mi hanno convinto subito perché mi hanno dimostrato in pochi giorni grande motivazione nel volermi. Sono qui ora col mio staff. Troviamo un gruppo forte e dei tifosi che in questi giorni sono stati tantissimi, calorosi, dalla Puglia alla Romagna. So che ci staranno vicino per tutta la stagione”.

Come ha vissuto i giorni della trattativa?

“Questo cambiamento è dato dalle motivazioni. Ho trovato qui persone che mi hanno fatto capire di volermi a tutti i costi. Ho accettato una sfida stimolante. Ci saranno delle difficoltà, avremo uno scudetto da difendere e tante avversarie forti ma siamo l’Inter e faremo di tutto per difendere il tricolore. Colgo l’occasione per fare i complimenti alla società e mister Conte per il traguardo aspettato da tanto tempo”.

Come si può rinforzare la squadra?

“In pochi si sono mossi. Il mercato è lungo ed è un momento delicato per tutte le squadre. Mi era stata prospettata la partenza di Hakimi ma la società mi ha promesso che la squadra sarà competitiva. C’è un confronto diretto e quotidiano col direttore, sappiamo dove dobbiamo intervenire. Il nostro grande obiettivo è difendere lo scudetto appena vinto e fare un percorso in Champions migliore”.

Ha parlato con Lukaku?

“Adesso era deluso per l’eliminazione col Belgio. Un giocatore importantissimo, ha dimostrato di essere una garanzia sul campo, ma penso lo abbiano dimostrato anche i compagni che lo hanno assecondato nel migliore dei modi”.

Ha avuto modo di parlare con Eriksen?

“Prima dell’Europeo. Mi è dispiaciuto moltissimo per quanto accaduto. Ci puntavo. Chiaramente avrà bisogno dei suoi tempi, nel frattempo la società è stata brava a cogliere l’opportunità di Calhanoglu che mi è sempre piaciuto tanto. Christian deve riposarsi, avrà tutto il suo tempo e lo aspetterò a braccia aperte”.

Quale sarà il segno di differenza rispetto all’era precedente?

“Credo che il mio obiettivo sia quello di dare continuità a quanto fatto col passato”.

Come si immagina il suo ritorno all’Olimpico da avversario?

“Penso di aver scritto tutto nella mia lettera. Sono stato 22 anni, ho avuto la fortuna di vincere come giocatore e allenatore delle giovanili e della prima squadra. Di meglio non potevo chiedere ma era venuto il momento di cambiare. La spinta dell’Inter è stata forte”.

Qual è la prima impronta che vorrà vedere?

“Una squadra intensa che sarà dentro la partita. Sappiamo che le gare sono fatte di episodi e la squadra forte è quella che reagiscono agli episodi. Le mie lo hanno sempre fatto, anche nei tempi di recupero. L’intensità è la prima cosa e poi non abbattersi quando ci sono episodi contrari”.

Ha chiesto alla dirigenza di non cedere qualcuno in particolare?

“Come ho detto mi era stata preventivata la partenza di Hakimi. Una cessione dolorosa. Il momento è difficile. Però la squadra rimarrà competitiva, la società è stata brava a intervenire già con Calhanoglu, non era una cosa scontata”.

E’ contento di rivedere De Vrij? Ha chiesto a lui qualche consiglio?

“Ho parlato con tutti i giocatori. Ho allenato De Vrij e giocato con Kolarov e Handanovic. E’ un piacere rincontrarli. Gli altri li ho visto da avversari. Con questi tre c’è un ricordo da prima ma avrò un bellissimo rapporto con tutti”.

C’è qualcosa che l’ha convinta di più rispetto agli approcci passati con altri club?

“Secondo me non era ancora il momento di cambiare quando ci sono state le altre richieste. E’ normale che dopo 251 partite con la stessa squadra era giunto il momento di cambiare, quando c’è stata l’opportunità dell’Inter ho accettato subito”.

Come potrete fare meglio in Champions non potendo spendere molto per rafforzarvi?

“L’obiettivo dell’Inter è passare il girone, non è riuscito nelle ultime stagioni un po’ per sfortuna e un po’ per infortuni. E’ una competizione difficilissima, fisica. Altre squadre all’estero hanno sentito il Covid come qui in Italia, noi ci attrezzeremo sapendo che sarà dispendioso giocare ogni tre giorni. Dobbiamo però farci trovare pronti”.

Cosa pensa delle pressioni che potrà trovare a Milano?

“Ci sono pressioni a Roma e Milano. Per chi fa questo lavoro sono quotidiane. Mi piacciono, come mi piacciono le sfide. Questa è una grandissima sfida, so che avrò l’appoggio della società. Abbiamo un grandissimo rapporto coi direttori. Sappiamo che incontreremo delle difficoltà, tante squadre cercheranno di metterci i bastoni tra le ruote, ma dovremo essere bravi quando ci saranno a compattarci e trarre vantaggio uscendone ancora più forti”.

E’ vero che avevi dato la parola a Lotito di restare alla Lazio?

“Nella vita vanno fatte delle scelte. Ringrazierò sempre Lotito per l’occasione che mi ha dato. E’ un ottimo presidente con delle grandi idee. Si era chiuso un ciclo, mi sono preso del tempo. Sono stato a cena con lui e il direttore e poi mi ero preso del tempo per la scelta. Al mattino ho deciso di cambiare e con grande correttezza il primo che ho avvertito è stato il presidente Lotito”.

Crede che ci saranno ulteriori sacrifici sul mercato?

“Mi hanno detto che gli altri giocatori più importanti resteranno. Sappiamo che abbiamo qualcosa da fare in entrata perché gli esterni sono giocatori importanti per il mio modo di vedere il calcio. Young è andato via, Hakimi è stato ceduto. Non abbiamo fretta, mi pare non la abbiano nemmeno le altre. Abbiamo avuto un problema importante con Eriksen e la società è stata bravissima a prendere Calhanoglu che ci darà grandi soddisfazioni”.

Qual è il primo obiettivo che le è stato chiesto? Cosa pensa di poter dare in più alla squadra?

“L’obiettivo è dare continuità. So che sono in una squadra che ha vinto lo scudetto e ha dovuto cedere un giocatore fondamentale, ma so anche che c’è un grandissimo parco giocatori, grande entusiasmo e una grande tifoseria che ho già conosciuto prima di questa conferenza. I rappresentanti della Curva sono stati chiari. Hanno detto che vogliono vedere che la squadra dà tutto in campo e ho promesso che sarà fatto. Sapendo che abbiamo obiettivi chiari”.

Pensi che il derby sarà importante per la lotta scudetto?

“Il derby di Roma sappiamo cosa rappresenta in città. So che c’è grandissima rivalità anche qui a Milano. Il Milan è forte, è rimasto in testa alla classifica per tutta l’andata. Una squadra in testa per venti giornate è competitiva e con un ottimo allenatore. Sarà una sfida entusiasmante”.

Calhanoglu può essere il suo Luis Alberto?

“Penso di sì perché ha caratteristiche simili. Un giocatore che in questi anni quando l’ho affrontato ha mostrato qualità, quantità. Molto bravo sui piazzati. Era nella mia testa da tempo, è normale che avendo Eriksen, fortissimo e molto importante nel girone di ritorno, dopo quanto successo abbiamo deciso di puntare su Calhanoglu”.

Dimarco può giocarsi le sue chance? Perisic può fare il quinto di centrocampo?

“Penso che Dimarco abbia fatto molto bene a Verona, è cresciuto all’Inter ed è un motivo d’orgoglio in più. Ha dimostrato di poter fare la Serie A al meglio, come per tutti gli altri cercherò di farlo rendere al meglio e poi valuterò, ma io e la società ci puntiamo. Perisic ha fatto quel ruolo molto bene l’anno scorso, un giocatore molto importante che appena finito l’Europeo ha preso il Covid. Lo aspetto a braccia aperte e farà molto bene nel nostro sistema”.

Ha individuato dei nomi per rafforzare la rosa? E qualche incedibile, tipo Brozovic?

“Il mercato è in evoluzione. Stiamo cercando di migliorare la rosa. Per quanto riguarda i convocati per il ritiro sono tutti nostri e saranno valutati da me e lo staff. Cercheremo di fare una rosa all’altezza dell’Inter”.

Pensa che Europeo e Copa America daranno qualcosa in più a Barella, Bastoni e Lautaro, che sono arrivati in finale?

“Penso di sì. Sono già giocatori vincenti, hanno vinto lo scudetto. In una rosa più vincenti hai e meglio è. E’ normale che sono contento per Barella, Bastoni e Lautaro. L’ho sentito, è carico, vuole giocarsi la finale col Brasile. Auguro a lui e agli azzurri di vincere”.

Cosa hai apprezzato di più dell’Inter da avversario? Porteresti qualcuno della Lazio all’Inter?

“Ho apprezzato tanto dell’Inter in questi due anni. Una squadra solida che dava l’idea di essere molto compatta, difficilmente si poteva far gol. Questo ha dato i suoi frutti. Per quel che riguarda il mio passato ho avuto una squadra che ha sempre fatto divertire i tifosi e fatto gol. Spero di farlo anche qui”.

Sensi può essere una risorsa?

“Ho grandissima fiducia e stima in lui. Gli ho parlato, in questi anni ha avuto tantissimi problemi ma dobbiamo essere bravi ad utilizzarlo quando starà bene perchè secondo me sarà una grandissima risorsa”.

 

 

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