Eriksen, Papu e Dybala: i belli e impossibili

Tre dei giocatori più talentuosi della Serie A che oggi vengono messi in discussione, se pur con storie completamente diverse tra loro. Come mai questi stupendi fantasisti non stanno convincendo?

Alejandro Gomez

Il capitano dell’Atalanta è il simbolo della magnifica storia che questo club ha scritto nelle ultime tre stagioni. Una storia semplicemente perfetta e una simbiosi totale con la città e i tifosi, ma si sa, le cose belle durano poco. L’argentino pare infatti intenzionato a lasciare “la dea” già nella sessione di mercato invernale e le ultime uscite di campionato non hanno fatto altro che confermare questa sensazione. In 6 stagioni e mezza ha collezionato 209 presenze e 50 gol per gli atalantini trascinando una piazza che da anni lottava per la salvezza a raggiungere prima l’Europa League, poi la Champions League per due stagioni consecutive, facendo la storia del club in notti magiche per i bergamaschi. Proprio in una serata di Champions contro il Midtjylland (finita 1 a 1) si è inceppato il rapporto tra Gian Piero Gasperini e il “Papu”; si dice infatti che i due abbiano avuto una forte lite nell’intervallo, dovuta a differenze di vedute su una questione squisitamente calcistica. Adesso l’unica via sembra la cessione a gennaio, non semplice accontentare tutti ma l’ex Catania vanta un fascino non indifferente per molte compagini sia italiane che estere (Inter e Valencia in primis).

Christian Eriksen

Proprio l’Inter si è interessata a Gomez per sostituire uno degli uomini più discussioni del mondo calcistico nel 2020, e non proprio per meriti sportivi. Il danese si è trasferito da Londra a Milano lo scorso gennaio per una cifra attorno ai 20 milioni di euro e non ha mai convinto Conte, i tifosi e le società. Da rispettare il comportamento da professionista (mai una parola di troppo o frecciatine verso l’allenatore) ma la sua incompatibilità col sistema dell’allenatore l’hanno tagliato fuori. Poche le sue azioni memorabili, come pochi sono stati minuti, gol e assist, tanti invece i suoi ingressi non decisivi dalla panchina. Un amore mai concretizzato nonostante le ottime sensazioni che aveva portato col suo arrivo. Tecnicamente indiscutibile, agonisticamente un po’ di più, all’età di 28 anni cerca una nuova scena in cui brillare e l’Inter aspetta solo l’offerta giusta.

Paulo Dybala

Il prototipo del fantasista argentino: elegante, mancino e incostante. Non tutto quello che ha fatto per la Juventus è stato apprezzato a pieno ma nelle occasioni in cui poteva scrivere la storia col suo sconfinato talento ha spezzato molti cuori bianconeri. La Juventus nell’agosto 2019 lo scambiava per Lukaku con il Manchester United. La scorsa stagione si è però riscattato al meglio; trascinando la “vecchia signora” alla vittoria dello scudetto e vincendo meritatamente il premio di MVP della stagione. Quest’anno gli infortuni e il calendario fitto non l’anno aiutato a recuperare la miglior forma fisica e la Juve si pone molti dubbi riguardo il prossimo contratto che dovrà firmare Dybala, soprattutto per una questione economica. Andrea Agnelli ha iniziato un processo di ringiovanimento della rosa e riduzione del monte ingaggi, motivo per il quale la richiesta del numero 10 non è mai stata presa in considerazione. La scadenza é fissata per giugno 2022 e il club torinese non può permettersi di perdere a zero un patrimonio come l’argentino. L’ex Palermo deve inoltre trovare una società disposta a pagare circa 40 milioni al suo precedente entourage, non semplice al giorno d’oggi.

Tre situazioni complicate e paradossali per giocatori del loro calibro ma una cosa è sicura, questi calciatori sono sempre i più discussi; belli e impossibili.