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La Coppa delle Polemiche

23 Gennaio 2024
La Coppa delle Polemiche

La Supercoppa Italiana del 2024 si è conclusa con una vittoria emozionante dell’Inter, che ha sconfitto il Napoli con un gol di Lautaro Martinez nel recupero. Questa edizione della Supercoppa è stata caratterizzata da un nuovo format “Final Four”, un cambiamento significativo rispetto alla tradizionale finale unica​​.

La partita, svolta all’Al-Awwal Park Stadium di Riad, ha visto l’Inter trionfare per la terza volta consecutiva in questo torneo, con Simone Inzaghi che si afferma come l’allenatore più vincente di questo trofeo​​​​. La squadra nerazzurra, che ha risposto con il suo classico 3-5-2, ha creato diverse opportunità, ma ha faticato a concretizzarle, anche a causa di una resistente difesa napoletana che ha retto fino all’ultimo.

Il Napoli, guidato da Mazzarri, ha lottato con determinazione e grinta, nonostante sia rimasto in inferiorità numerica per gran parte del secondo tempo a causa dell’espulsione di Giovanni Simeone. La squadra partenopea ha mostrato segnali di ripresa, ma alla fine si è dovuta piegare di fronte alla classe di Lautaro, che ha saputo sfruttare al meglio un assist di Pavard nei minuti di recupero​​.

Fin qui la parte “sportiva”. Poi c’è la parte “parlata” che è la solita trafila di polemiche, accuse più o meno velate, labiali di allenatori che poi non hanno nemmeno la dignità di presentarsi alla premiazione e in sala stampa etc etc

Partiamo dalla parte peggiore della serata, ovvero i fischi durante il minuto di raccoglimento in onore del compianto Gigi Riva. Si cerca di giustificare lo scontento del pubblico arabo attaccandosi ad una cultura che non celebra i defunti e che non ha questi gesti tra le proprie caratteristiche. Da qualsiasi punto la si voglia guardare, è comunque una brutta figura (per non dire altro) che non ha giustificazione alcuna. Quantomeno la cosa andava chiarita prima, ed evitata.

Veniamo poi al vero responsabile della sconfitta del Napoli, ovvero l’arbitro Rapuano, reo di aver espulso Simeone e aver graziato Calhanoglu nel primo tempo. Addirittura si parla di Inter che avrebbe dovuto giocare un tempo intero in inferiorità numerica, dando per scontato che Calha abbia la stessa intelligenza calcistica del Cholito, che ammonito (generosamente) 5 minuti prima si concede un pestone senza senso che genera il sacrosanto cartellino rosso.

Calhanoglu è vero che viene ammonito solamente al terzo di una serie di falli da giallo, ma poi non va più a rischiare altri interventi pericolosi e riesce a portare a termine la partita. Invece dove fa comodo si fa un sommario accumulo di falli e sanzioni e si tira acqua al proprio mulino.

Perdere in questo modo certamente fa rabbia, specie ad un passo da quei rigori che hai cercato fin dal primo minuto di partita. E qui veniamo al punto. Vogliamo parlare della prestazione messa in campo dai Campioni d’Italia? Di una partita impostata palesemente sulla speculazione e sulla ricerca dell’episodio favorevole? E’ questo il Napoli che i tifosi vogliono vedere dopo essersi lucidati gli occhi ogni santa domenica la scorsa stagione?

Forse più che di Rapuano ci sarebbe da parlare di questo, ma ovviamente è sempre più facile cercare alibi che guardare in faccia la realtà.

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