Brozo segue Lautaro e Skriniar: all’Inter è finita l’era dei procura(guai)
Procuratori o procura-guai? Spesso gli agenti dei calciatori si rivelano entrambe le cose. Loro non fanno altro che il proprio lavoro, ci mancherebbe, ma nel calcio moderno è evidente come a mettere il dito tra società e giocatori, siano spesso i rappresentanti. Allora quale soluzione migliore, se non quella di eliminarli del tutto dall’equazione.
Esattamente quello che sta succedendo all’Inter da due anni a questa parte. Skriniar fu capostipite di questa nuova stirpe neroazzurra, quando nel 2019 ammise ai microfoni di Sky: “Ho interrotto il contratto con il mio vecchio procuratore. Ho firmato personalmente con l’Inter”. Segno indelebile di attaccamento alla maglia, più che agli assegni che un agente è in grado di strappare…
Il primo discendente del muro slovacco, è stato Lautaro Martinez. Che solo pochi giorni fa, dopo mesi e mesi di tira e molla per un rinnovo che sembrava non arrivare mai, ha deciso: addio allo storico duo Yaque-Zarate, e il prossimo contratto con l’Inter lo firmerà da solo. Affidando formalmente le proprie sorti, a un familiare (non la moglie) affiancato da un avvocato di fiducia. (clicca qui per l’articolo intero)
Brozovic ha visto, copiato, e incollato (leggi: Brozovic lascia il suo agente, sarà la famiglia a rappresentarlo). Tre chiari segni che la voglia di vestire neroazzurro, e andare avanti in questo progetto, è tanta all’interno dello spogliatoio. E quello che sta succedendo dall’altra parte del naviglio, per i rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu, oggi, sembra solo un mondo buio e lontano agli occhi dell’Inter.
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