Debutto da sogno per Inzaghi: l’Inter passeggia sul Genoa, Dzeko e Calhanoglu subito a segno nel 4-0 finale, bene anche Vidal.
Inter-Genoa, primo tempo: 2-0
C’era chi si aspettava un’Inter diversa o indebolita: pronti via e Milan Skriniar mette tutti a tacere. Dopo solo 5 minuti, Calhanoglu da corner, spennella il primo assist stagionale e in mezzo all’area ci pensa lo slovacco a staccare più in alto di tutti e fare 1-0. La voglia di far bene fin da subito, ma anche il ritorno dei tifosi, rende l’ambiente molto elettrico, e l’avvio di gara in generale è scoppiettante. Brozovic all’11’ testa i riflessi di Sirigu, ma in mezzo anche il Genoa arriva al tiro sulla giovanissima asse Rovella-Kallon.
Basta aspettare il 13′ per vedere il raddoppio. Calhanoglu, dopo il primo assist, si mette in proprio e con un missile da fuori area non lascia scampo a Sirigu. Primo gol e primo applauso di San Siro (quella neroazzurra). Dopo un avvio da incubo però, Ballardini risistema i suoi e riesce ad arginare un po’ meglio l’impeto dei neroazzurri, che comunque rimangono padroni del campo e della partita (vedi la traversa di Dzeko al 24′).
Il cooling break di metà tempo potrebbe servire al Griffone per riorganizzare ulteriormente le idee, ma niente. Anche dopo il pit-stop, a rientrare con il sangue negli occhi sono sempre gli uomini di Inzaghi. Per tutto l’arco dei primi 45 minuti si gioca praticamente in una sola metà campo, gli ospiti, a tratti, faticano ad uscire addirittura dalla propria trequarti. Alla fine si torna negli spogliatoi con il risultato fisso sul 2-0: per quanto visto in campo, parziale giusto se non addirittura un po’ stretto all’Inter (3-0 annullato a Perisic nel finale). Anche se al 44′, al termine di un azione rocambolesca, Kallon avrebbe una clamorosa occasione per accorciare le distanze.
Inter-Genoa, secondo tempo: 4-0
Dopo l’intervallo Ballardini si ripresenta in campo con tre novità: Serpe, Bianchi e Sabelli al posto di Cambiaso, Biraschi ed Hernani, mentre Inzaghi non modifica una macchina finora praticamente perfetta. Al contrario rispetto a quanto visto in avvio di match, il primo squillo della ripresa è di marca genoana, con il solito Kallon che sollecita Handanovic senza però destare grande paura.
Dopo 10 minuti abbastanza tranquilli, la partita si accende all’improvviso al 55′. Quando nel giro di un minuto, prima viene annullata la doppietta di Calhanoglu (per un fuorigioco iniziale di Perisic). Poi, sul ribaltamento di fronte, Sabelli taglia tutta la difesa interista e riesce ad arrivare al tiro, stoppato si da Handanovic, ma con un po’ di fatica.
Con il passare dei minuti, complice il caldo, il risultato, e una condizione per forza di cose non ancora ottimale, i ritmi calano leggermente. Inzaghi mette anche mano per la prima volta alla panchina, inserendo Dimarco e Vidal per Perisic e Sensi. Ed è proprio l’esterno appena rientrato da Verona, a presentarsi subito con un calcio d’angolo perfetto sul quale Dzeko colpisce a botta sicura. Prendendo in pieno però Sirigu, che gli nega il primo gol in neroazzurro.
Dzeko-Sirigu, un sfida che si ripropone al 73′, quando ancora una volta il portiere italiano strozza in gola l’urlo del bosniaco. Qui però, Barella con una magia di tacco, tiene viva l’azione e serve Vidal, che trova un gol dall’odore di possibile riscatto. Dopo il 3-0, il Genoa ha un sussulto d’orgoglio e va vicino anche al gol della bandiera. Ma nel finale c’è anche spazio per il tanto atteso primo timbro di Edin Dzeko, che alla fine, su un bell’assist di Vidal, riesce a battere Sirigu.
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