Inter, Eriksen speranza nel buio della notte di San Siro

Eriksen è stata la nota lieta di un Inter incappata nella solita gara in chiaro scuro. Finalmente il fantasista ha fatto intravedere quello che potrebbe essere il suo vero valore.

Arrivato a gennaio come giocare in grado di fare la differenza. Il danese in questi 10 mesi è stato sulle prime pagine dei giornali più che altro per lo scarso minutaggio. Soprattutto ultimamente, quando ormai schemi e indicazioni di Conte, sarebbero dovute essere state più che assimilate. Invece da gennaio a qui sembra essere cambiato poco e ogni qual volta gli è stata data possibilità di mettersi in mostra, ha sempre fatto un buco nell’acqua.

Nella partita di ieri sera contro il Borussia M’Gladbach però, una piccola luce potrebbe esserci accesa nel buio. Un bagliore con un nome ed un cognome: Christian Eriksen. Per la prima volta in stagione il numero 24 è apparso integrato con il resto della squadra. I compagni lo hanno cercato e trovato per tutti i 79 minuti in cui è stato in campo, e lui ha ricambiato spesso e volentieri.

Si dice sempre che l’unico sfogo delle azioni neroazzurre sia Romelu Lukaku. Ieri sera però il belga è stato chiuso bene nella morsa tra Ginter ed Elvedi. Così Eriksen ha finalmente raccolto le proprie  responsabilità e ha iniziato a far girare la squadra con cambi gioco e passaggi illuminanti.

Ma la qualità in fase offensiva non è mai stata in discussione. La cosa che davvero è cambiata ieri sera, è stata la grinta e la determinazione che il danese ha messo in fase di non possesso. Certo Conte ne chiede ancora di più e con più continuità. Ma la prestazione di ieri potrebbe essere un buon punto di partenza per un futuro diverso dal passato recente.