In Inter-M’Gladbach, Romelu Lukaku è il solito trascinatore di un Inter che alla prima apparizione in Champions, conferma pregi e difetti di questo inizio di stagione.

Inter-M’Gladbach, il primo tempo: Darmian e Eriksen bene ma le emozioni scarseggiano

La prima occasione del match è proprio sulla testa di uno tra i più attesi, Matteo Darmian. Buttato nella mischia dopo il forfait di Hakimi, risultato positivo al Covid poche ore prima del match. Dopo appena 5 minuti il numero 36 non riesce a schiacciare in porta un bel cross di Ivan Perisic, anche lui molto attivo in avvio. Il match però non inizia su ritmi altissimi. Il brutto inizio di stagione dei tedeschi, e i tanti gol presi ultimamente dalla difesa neroazzurra, gettano un po’ di paura da entrambe le parti. Così l’Inter preferisce mantenere il possesso palla cercando fiammate improvvise, mentre il M’Gladbach affida le proprie speranze ai contropiedi. Il secondo sussulto neroazzurro arriva al 21′. E passa ancora una volta dai piedi di un attivissimo Darmian, che raggiunto il fondo riesce a trovare Eriksen ai 16 metri. Il tiro del danese è ben indirizzato, ma la difesa tedesca è brava a ribattere.

Qui il fantasista si accende, e 10 minuti dopo ci riprova al termine di una bella azione personale. La conclusione non va a buon fine nemmeno questa volta, però la squadra inizia a cercarlo e trovarlo con continuità, e lui ricambia i compagni. Per la prima volta in stagione Eriksen non sembra un corpo estraneo, e appare più convinto anche nei disimpegni senza palla, per la probabile gioia di Conte. L’occasione più grande dei primi 45 minuti però se la crea al 40′ Romelu Lukaku. L’attaccante belga, fin li non in gran serata, riesce a liberare il destro dal lato destro dell’area di rigore, ma il suo tiro finisce di poco a lato. Il tempo si conclude con una punizione non sfruttata dagli ospiti, e senza veri e propri tiri in porta. Con i due portieri che tornano negli spogliatoi con i guanti immacolati.

Inter-M’Gladbach, il secondo tempo: Lukaku tiene a galla l’Inter, Vidal disastroso

Nella ripresa la novità è Lautaro Martinez al posto di Alexis Sanchez. Dopo 3 minuti il “Toro”, imbeccato da una verticalizzazione di Vidal, ha subito l’opportunità di buttarla dentro. Ma il suo colpo di testa non è preciso, e non trova lo specchio della porta. D’Ambrosio però è bravo a tenere viva l’azione. E dopo un tentativo di Darmian, la palla finisce sui piedi di Lukaku, che a porta vuota non può far altro che siglare l’ 1-0. Dopo il vantaggio i neroazzurri cercano subito il raddoppio con i soliti Darmian e Lukaku. Ma in entrambe le occasioni i difensori tedeschi sono bravi a chiudere e respingere.

La partita cambia nuovamente però al 60′, quando Vidal stende ingenuamente Thuram in area di rigore. Kuipers inizialmente lascia correre, ma dopo il richiamo del Var l’olandese torna sui suoi passi e indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Bensebaini. Handanovic intuisce la direzione del tiro, ma il sinistro a incrociare dell’ algerino è perfetto, e termina la sua corsa in rete. L’Inter non ci sta e tenta subito una reazione, lasciando talvolta qualche spazio di troppo per le ripartenze avversarie. Alla lunga però le offensive neroazzurre si rivelano abbastanza sporadiche. Anche se quando gli attaccanti si accendono, la difesa del M’Gladbach trema. Almeno quanto il palo colpito da Lautaro Matinez all’ 81′, quando l’argentino rischia di trasformare in oro un cross del solito Darmian.

Come già detto però, la difesa a volte concede troppo, e all’ 84′ si fa imbucare da Hofmann, che segna il 2-1. Il gol forse sarebbe da annullare per fuorigioco, ma il Var convalida. Anche dopo il secondo gol subito, gli uomini di Conte non rimangono impassibili e un minuto dopo ritrovano la parità ancora con Lukaku. Al 96′ Kolarov rischia di trovare il clamoroso 3-2, ma la sua punizione sfiora il palo, e trova solo l’esterno della rete.

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