Skip to main content

Inter-Bologna: l’analisi tattica della redazione

6 Dicembre 2020
Inter-Bologna: l’analisi tattica della redazione

I nerazzurri schiantano il Bologna di Mihajlovic 3-1 in un match davvero senza storia dal primo all’ultimo minuto. Terza vittoria consecutiva in una settimana per gli uomini di Antonio Conte, che ora si presenteranno alla sfida decisiva di Champions carichissimi. Ottima prova dei singoli e grande prova corale in questa occasione, nella quale si è vista una squadra finalmente compatta, tatticamente ordinata e cinica. In Inter-Bologna gran gara di Hakimi, bene anche Sanchez e Brozovic. Lukaku, autore del gol che sblocca il match, sbaglia almeno altre 2 occasioni a tu per tu col portiere che, in altre partite, avrebbero gridato vendetta. Nel Bologna solita prova di esperienza di Rodrigo Palacio, ma nonostante i 3 gol subiti il migliore in campo è Skorupski, autore di interventi importanti. Malissimo Barrow, da notare l’ingresso di Vignato.

I tifosi si aspettavano una prova convincente e così è stato. L’Inter rulla in casa il Bologna fresco di cambio modulo senza neanche dover faticare più di tanto. La banda di Conte si muove finalmente bene, evidentemente più a proprio agio in un modulo senza trequartista. E finalmente sta arrivando anche il contributo di quei giocatori che fino a questo momento avevano deluso, come Sanchez, Gagliardini e Hakimi. Il Bologna è autore di una gara tutto sommato onesta dove prova a fare quello che sa fare. Paga la giornata no di Barrow e Soriano, i due uomini chiamati ad alzare il livello in attacco.

L’Inter fa un po di turnover in vista della sfida di Champions, lasciando in panchina Barella e Lautaro Martinez e schierandosi con il solito 3-5-2. Lukaku-Sanchez in avanti e Perisic/Hakimi sugli esterni. Se Handanovic non deve compiere interventi degni di nota, un ottimo segnale è la prova di Skriniar, e soprattutto la continuità delle prestazioni. Finalmente schierato in campo per qualche partita di fila, sta mandando segnali molto incoraggianti. La sua fisicità e il suo senso della posizione sono fondamentali per contenere Barrow e Soriano (quest’ultimo costretto ad abbassarsi tantissimo per ricevere palla). Sta iniziando ad imparare i movimenti che una difesa come quella del tecnico leccese richiede.

Parlando in particolare dei movimenti difensivi, l’Inter difende in due modi diversi. Quando è attaccata in velocità si posiziona a 3 che spesso diventa a 4 con una diagonale difensiva molto profonda da parte dell’esterno opposto. Quando viene attaccata più lentamente, ossia con azioni ragionate e con scambi lenti, si posiziona a 4 che può eventualmente diventare a 5. Questi movimenti non sono automatici, e richiedono preparazione e senso della posizione, ed è un modo di difendere molto più complicato della classifica difesa a 4.

Gli altri 2 difensori, De Vrij e Bastoni sono protagonisti di una partita onesta, nella quale il Bologna combina poco da un punto di vista offensivo.

Capitolo centrocampo. Bene cosi Brozovic, che in questa partita aveva voglia di giocare ed è entrato in campo bello sveglio. Il centrocampo a 3 puro giova anche alle sue prestazioni, essendo più coperto da parte delle mezze ali. Smista palloni, ci mette il fisico e il lancio per Hakimi è una cosa rara. In questa particolare occasione abbiamo assistito al marchio di fabbrica delle azioni di Conte. Scambi stretti in mezzo al campo e lancio profondissimo fin dentro l’area per il taglio dell’esterno. In questo modo la Juventus ha vinto il suo primo scudetto nel 2012, con Pirlo e Lichtsteiner al posto di Brozo e Hakimi.

E proprio di Hakimi volevamo parlare. L’esterno marocchino è un vero e proprio treno. Infermabile oggi sulla destra, dopo l’assist in Champions colleziona due gol uno più bello dell’altro. Il primo con un bellissimo movimento che avrà sicuramente fatto piacere a Conte, il secondo con un azione personale a rientrare dopo il passaggio di Vidal. È giovane e deve capire il calcio italiano. È abbastanza normale che non abbia quella costanza di rendimento che ci si aspetta da un giocatore fatto e finito. Quando migliorerà nelle coperture difensive sarà completo, ma attenzione a non snaturare troppo il suo gioco. Unstoppable. 

Se i due interni oggi fanno più una partita di contenimento che di spinta vera e propria, soprattutto Vidal è fondamentale sia con la sua Garra che nel possesso palla. Le squadre di Conte devono girare palla velocemente da una parte all’altra del campo, e questo è proprio quello che è successo in occasione del secondo gol di Hakimi. Bene così.

Grazie alla posizione dei due interni, poi, si può dare vita ad un altro schema ricorrente di Conte. L’esterno si abbassa fin quasi sulla linea del difensori, la mezz’ala si inserisce e le viene data una palla alta lungo la linea laterale. In movimento dell’esterno porta via l’uomo, lasciando una voragine per l’inserimento del centrocampista. Da riprovare con avversari più duri e veloci.

Anche l’altro esterno è autore di una prova gagliarda. Perisic gioca coi piedi sulla linea laterale esattamente come vuole Conte, e da una sua iniziativa parte il cross per l’1-0 di Lukaku. Gli si chiedono però troppe coperture difensive, troppa corsa all’indietro, troppi raddoppi che ne limitano l’efficacia in avanti. Oggi ha disputato una bella partita, ma non può giocare sempre come ha giocato contro il Borussia (ossia una partita di posizione e contenimento).

I due attaccanti si sono mossi bene, hanno segnato ma hanno anche sprecato tanto. Se Lukaku è autore di un gran gol di fisico e cinismo nel primo tempo, è vero anche che sciupa un contropiede clamoroso iniziato da Sanchez, che lo serve letteralmente 1 contro 1 contro Skorupski ma sbaglia. Nel secondo tempo succede esattamente la stessa cosa, ma a parti invertite. Lukaku si fa 50 metri palla al piede in campo aperto, Sanchez se ne fa 70 per fargli la sovrapposizione, palla rasoterra in area ma ancora Skorupski a dire di no. Romelu poi è autore di un altro gol sbagliato nel secondo tempo, e i questo caso è bravissimo sempre Skorupski ad immolarsi travolgendo Lukakone ma salvando la propria porta.

La nota più positiva però è Sanchez, che si conferma in grande crescita. All’Inter mancava un giocatore così, in grado di agire da regista avanzato svariando su tutto il fronte offensivo e cercando costantemente la giocata. Non verrà sempre, ma i continui tentativi di imbucata tengono costantemente in allerta la difesa avversaria che non può concedersi il minimo errore.

Il Bologna invece è autore di una prestazione negativa dopo le due vittorie consecutive. Schierato con un 3-4-1-2 da Sinisa, paga la giornata no di Soriano e i costanti raddoppi su Barrow. Roberto Soriano ci prova anche a prendere in mano le redini del gioco ma grazie alla costante pressione dei centrocampisti nerazzurri è costretto a giocare lontanissimo dalla porta. Questo lascia una voragine immensa tra centrocampo e attacco del Bologna, che non permette di organizzare azioni veramente pericolose. Barrow invece svaria su tutto il fronte d’attacco, e la prima e unica volta che si rende utile è col cross in area per il gol di Vignato. Proprio Vignato, quando entra al posto di Svanberg (non bene oggi la prestazione dello svedese) colleziona il suo secondo gol in Serie A con un bel taglio sul secondo palo. Vivace sulla destra, da una marcia in più al Bologna.

Palacio gioca una partita alla Palacio, ossia di esperienza pura. Non ha più il passo dei giorni migliori, ma lavora benissimo col corpo e si prende una marea di falli. La palla al volo che propizia il gol di Vignato è una magia di rivedere più volte. Gli altri effettivi in campo non giocano una gran partita ad eccezione di Medel. Ex della partita, si vede che ci tiene a fare una bella prestazione. Morde gli avversari ed è attento in copertura. La colpa non è sua.

In generale, Inter-Bologna è stata una partita senza storia. Superiore la squadra di Conte in tutti gli aspetti e in tutte le zone del campo, si prepara in modo perfetto alla sfida della vita contro lo Shakhtar Donetsk in Champions League.

I nerazzurri sembrano aver trovato la quadra e soprattutto continuità anche in campionato, dove si trovano effettivamente a -2 dal Milan (con una partita in più). Dopo un periodo di appannamento, si spera che i passi avanti mostrati nell’ultimo mese siano qualcosa di duraturo.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Ultime Notizie

Frattesi al fotofinish porta l’Inter a 8 punti dallo scudetto.

Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. …

Verso Udine: probabile formazione e ultime.

Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. …

Acerbi Assolto. Sentenza giusta?

Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. …


Clicky