Quel senso di novità

Non è solo perché Vidal è atterrato a Milano, ma si respira un clima di grande novità attorno alle vicende nerazzurre e dentro gli ambienti a strisce neroblu. Vuoi perché mancano 6 giorni alla gara con la Fiorentina, vuoi per i tanti gol rifilati nelle amichevoli, vuoi per quei caratteri a zig zag che imprimono scosse quasi rivoluzionarie alle nuove maglie, ma sta di fatto che c’è un senso di novità che riempie le ore della squadra di Antonio Conte.

Certo, ogni inizio di campionato è di per sé stesso fattore di novità, specie dopo il lockdown dove ogni ripresa è davvero qualcosa di nuovo e di non scontato, ma la novità che reca con sé questa Inter, sembra avere radici solide, essere fondata e non un semplice vento, si piacevole ma di passaggio. Molti addetti ai lavori, accreditano la beneamata come possibile candidata al titolo finale, segno, inequivocabile, di questa novità oggettiva, incontrovertibile.

L’anno scorso, di questi tempi, l’Inter era vista come una possibile competitor della Juve allo scudetto, quest’anno invece sono aumentati i giudizi che la vedono, da sola, al vertice nelle griglie. Quello che da qui in avanti sarà importante è gestire bene questa novità, far in modo che possa essere un’arma per sorprendere e non una spada di Damocle pronta ad essere sguainata alle prime difficoltà. Il nuovo che avanza insomma, non il nuovo che schiaccia. “L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove bensì nel rappresentare con novità”, diceva il poeta Ugo Foscolo. Allora cara Inter, vivi appieno questa tua novità.