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Inter, Conte non è più lo stesso. Difesa in stile Gasp ed Eriksen ai margini

19 Ottobre 2020
Inter, Conte non è più lo stesso. Difesa in stile Gasp ed Eriksen ai margini

Non è tempo di processi, ma sicuramente sono ore di riflessioni in casa Inter. La sconfitta nel derby ha messo alla luce, ancora di più, i problemi difensivi dei nerazzurri. Con 7 punti in 4 partite ed 8 gol subiti la compagine interista è scivolata a -5 dalla capolista Milan.

L’Inter non incassava 8 reti nelle prime 4 dalla stagione 2011/2012, quando in panchina c’erano Gasperini e Ranieri. Inoltre, il Corriere dello Sport evidenza un dato importante: quello di quest’anno è il peggior inizio in carriera per Antonio Conte, che con la Juve aveva ottenuto 8 punti nel 2011/2012, 12 nel 2012/2013 e 10 nel 2013/2014, gli stessi che ha conquistato col Chelsea nel 2016/2017 e 9 nella stagione successiva sulla panchina dei Blues. E anche a livello di reti incassate, si tratta del peggior avvio di campionato: Conte non aveva mai subito 8 gol in 4 turni iniziali.

(Continua dopo la foto…)

Dietro i tanti gol subiti c’è un Inter più offensiva e propositiva, che però sta lasciando troppo spazio all’ avversario. Con Perisic e Kolarov adattati , Conte non ha potuto preparare al meglio la partita a causa dei positivi al Covid-19 e del rientro solo giovedì dei nazionali.

Il ritorno di Bastoni e quello di Skriniar aiuteranno. Conte, inoltre, potrebbe correggere qualcosa dare meno spinta all’esterno sinistro (in questo senso i rientri di Bastoni e Young saranno fondamentali) e tornare al 3-5-2 e archiviando, almeno per il momento, il 3-4-1-2. Una mossa che potrebbe condizionare ancor di più il minutaggio di Eriksen, entrato in maniera disastrosa nel derby ma che dovrebbe essere titolare in una delle due sfide tra Borussia Monchengladbach e Genoa, complice turnover.

La sensazione è però che il tecnico interista non sia più lo stesso. Un Conte meno guerriero.

Il vertice di Villa Bellini pare avesse messo fine alle diatribe della scorsa stagione, ma quello che stiamo vedendo è un Conte diverso. Sicuramente il patto è stato quello di camminare tutti nella stessa direzione, con meno polemiche che avevano accompagnato il finale della scorsa stagione.

La domanda ora però sorge spontanea, Conte era convinto di restare all’Inter o è stato convinto ?

Prima, dopo, con conferenze ed interviste soft, ma soprattutto durante la partita il tecnico interista è irriconoscibile. Poca grinta e troppi gol presi.

La speranza è che Conte possa smentirci già nelle due prossime sfide contro Borussia Monchengladbach e Genoa. Un Conte guerriero per far tornare attenzione e grinta, elementi fondamentali che sono mancati nel derby.

 

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