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Handanovic, capitano silenzioso ma decisivo tra i pali. E con questi numeri..

10 Marzo 2021
Handanovic, capitano silenzioso ma decisivo tra i pali. E con questi numeri..

Samir Handanovic è sempre stato un uomo freddo e di poche parole. Non ha mai cercato il consenso della gente e non ha mai voluto stare al centro dell’ attenzione. Un capitano poco appariscente ma ben voluto e rispettato dai compagni. Probabilmente Conte ha scelto lui per la serietà della persona, per la capacità di tenere unito l’ambiente nei momenti più difficili e anche per la sua professionalità dentro e fuori dal campo.

Il portiere sloveno ha vissuto un inizio di stagione complicato. Le critiche sono state forti ma il portierone nerazzurro ci ha sempre messo la faccia, senza polemiche, capendo i suoi errori e ribadendo il concetto del lavoro sul campo. Solo lavorando duramente e con impegno si possono raggiungere certi risultati.

Abbandonato il 2020, nell’anno nuovo Handanovic si sta dimostrando sempre più decisivo tra i pali. Trasmette sicurezza alla squadra, responsabilizza sè stesso e i compagni e soprattutto blinda la porta. Nelle ultime 9 gare di Serie A, Handanovic ha subito solo 2 goal. Tutto è iniziato con la vittoria contro la Juventus che ha ricaricato ambiente e giocatori.

LE PARATE CHIAVE:

VOLO SU CHIESA – In una partita letteralmente dominata dall’Inter sulla Juve, a 5 minuti dalla fine in cui i nerazzurri  stavano conducendo per 2-0, Handanovic si supera su Chiesa parando a mano aperta un pallone forte sul primo palo non consentendo ai bianconeri di riaprirla.

TRIPLO INTERVENTO NEL DERBY- Un portiere deve essere pronto anche nei momenti più inaspettati. Dopo un primo tempo a tinte nerazzurre, il secondo tempo si apre con un Milan arrembante. Handanovic è determinante in 3 occasioni in meno di 1 minuto. Prima disinnesca il colpo di testa in torsione di Ibra, poi devia col braccio di puro istinto un’ altro tiro di testa dello svedese. Pochi secondi dopo, para un tiro forte di Tonali indirizzato sotto la traversa.

UN MURO CONTRO LA DEA- In una partita prettamente difensiva,  compie un autentico miracolo sul colpo di testa forte di Zapata con un riflesso fulmineo e si disimpegna bene coi piedi sul sinistro ravvicinato di Muriel mantenendo l’1-0 per la sua squadra.

Parate fondamentali che avvicinano l’Inter allo scudetto.

 

 

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