Se Antonio Conte cambia l’undici titolare con le seconde linee, il risultato non cambia: vittoria assicurata. Le assenze non pesano.
Le vittorie contro Bologna, Sassuolo e Cagliari hanno ampiamente dimostrato che Conte può fare tranquillamente affidamento sulle seconde linee. Nelle ultime partite tutti i giocatori che non figurano sempre tra i titolari hanno convinto il loro allenatore.
Al Dall’Ara grande prestazione di Ranocchia, che è rimasto per tutti i 90′ al posto di De Vrij (l’olandese si era appena negativizzato). Il giovane italiano ha stupito tutti, parendo un lontanissimo parente di quello che vestiva nerazzurro con la fascia da capitano.
Nel recupero contro la squadra di De Zerbi, Gagliardini riesce a non far rimpiangere Brozovic. Buona partita anche di Darmian.
Proprio quest’ultimo è stato protagonista di una strepitosa partita nel primo pomeriggio di ieri a San Siro, siglando il gol della vittoria. Anche Sensi, che doveva sostituire lo squalificato Barella, si è fatto sentire dal 1′, dimostrando di non aspettare altro che recuperare del tutto per tornare quello di un tempo.
D’Ambrosio si è reso subito pericolso appena entrato con un bel colpo di testa.
Vecino è sempre entrato a partita in corso già dalla sfida contro il Torino. Segno che anche il centrocampista uruguaiano vuole riprendersi il posto.
Questo è stato il supporto che le seconde linee hanno dato a Conte. Cambiano gli interpreti, ma non la sostanza.
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