Lazio, caos tamponi: quali sono i rischi?

Il caos tamponi scaturito in casa Lazio nelle ultime settimane, potrebbe portare conseguenza gravissime alla società di Lotito. Per regolamento le pene vanno da una semplice ammenda allo spettro retrocessione.

Il caso riguarda  i tamponi effettuati da Ciro Immobile, Lucas Leiva e Thomas Strakosha. Tutti e tre esclusi dalla Uefa per positività. In particolare, Ciro Immobile, nonostante sia stato costretto a saltare i match di Champions contro Brugge e Zenit, è sceso in campo nella trasferta di Torino. Segnando tra l’altro anche il gol del momentaneo 3-3 contro la squadra di Giampaolo.

L’incongruenza tra i tamponi Uefa, e quelli svolti ad Avellino nella sede scelta dalla Lazio per i controlli validi in campionato, è evidente. E questo ha fatto scattare i sospetti degli inquirenti, che dunque hanno iniziato ad indagare sul caso.

Ora il club di Lotito rischia di essere incriminato per aver falsato i risultati dei tamponi, omesso i risultati, o per aver schierato consapevolmente un giocatore positivo al Covid. Ma cosa rischia davvero la Lazio?

Secondo regolamento le sanzioni previste hanno una forbice molto ampia. E vanno da una semplice ammenda, alla massima pena della retrocessione in Serie B.

Lo spettro Serie B sembra qualcosa di improbabile. Ma se quella è la massima pena, in tempi di Covid, quale reato è più grave di mettere consapevolmente in campo un calciatore positivo?

La via di mezzo potrebbe essere la sconfitta a tavolino, così come successo al Napoli. Ma tutto è ancora da decidere. Soprattutto perchè una decisione sarà necessaria, solo in caso la Lazio venga giudicata colpevole di qualche irregolarità.