Inter-Napoli, la moviola: rigore ineccepibile, Massa duro con Insigne?

Inter-Napoli sembrava una partita destinata a rimanere sui binari dell’equilibrio, non fosse stato per quell’episodio al 70′ che ha acceso il match e la sua moviola.

Ma partiamo dall’inizio. L’arbitro, Massa, ha deciso di mantenere fin da subito un metodo di giudizio molto inglese. Preferendo lasciar correre spesso, e interrompendo raramente il gioco. Idea condivisibile, che nella maggior parte dei casi favorisce la bellezza delle gare. Ma quando un fallo è chiaro ed evidente, bisogna fischiarlo, non si può sorvolare. Ecco forse Massa ha esagerato un po’ troppo da questo punto di vista, tralasciando anche episodi da non tralasciare. L’esempio più semplice, è il plateale fallo di mano di Lorenzo Insigne nel primo tempo. Passato totalmente inosservato agli occhi di arbitro e assistente. Quanto meno il metodo di giudizio, è stato uguale da entrambe le parti.

Ma la parte consistente della moviola di Inter-Napoli, arriva al 15′ minuto della ripresa. Quando Massa indica il dischetto in favore dei neroazzurri, e sventola un cartellino rosso in faccia a Insigne. Gattuso nel post partita, ha recriminato molto per questa espulsione. Il capitano azzurro è stato mandato negli spogliatoi per una parola di troppo, rivolta ovviamente verso il direttore di gara. Il regolamento è chiaro: le mancanze di rispetto vanno punite. Tuttavia come dice Gattuso, “in campo volano parole di continuo, andrebbero espulsi tutti”, e la reazione di Insigne non è apparsa poi così esagerata. Insomma la decisione da regolamento è ineccepibile, ma poi bisogna anche tener conto dell’interpretazione del momento. E visti i tanti sorvoli di giornata, uno in più avrebbe anche potuto non nuocere.

Sul rigore invece niente dubbi. Darmian parte da posizione regolare, e Ospina in uscita lo stende senza alcuna possibilità di arrivare sul pallone. Penalty, e cartellino giallo in allegato per il portiere colombiano.

Inter-Napoli, la moviola: Massa 6

Tirando le somme, Massa si merita un buon 6 in pagella. La decisione chiave non non l’ha sbagliata, mostrando freddezza e mano ferma. Ma la gestione del resto della partita, è un po’ da rivedere. E il metodo inglese da ricalibrare leggermente, senza esagerare.

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