In una lunga intervista rilasciata alla “Gazzetta dello sport” Edin Dzeko ha parlato di diversi argomenti riguardanti il mondo nerazzurro, in vista del big match di domenica sera tra Inter e Juventus, il primo Derby d’Italia per l’attaccante Bosniaco dopo il suo arrivo a Milano.
“Sono qui per vincere lo scudetto” – esordisce l’ex giallorosso – “E chi perde tra Inter e Juventus domenica sera rischia. Sono in palio punti che pesano, è il Derby d’Italia. Non c’è molto da inventare: dobbiamo neutralizzare ciò che loro sanno fare meglio, ossia le ripartenze. Certo il campionato non si vince a Ottobre o Novembre, ma se perdi punti adesso poi diventa dura recuperare, e questo Inter e Juve lo sanno bene”.
“Lukaku qui ha fatto cose importanti” – prosegue numero 9 nerazzurro – “L’Inter deve ringraziarlo per aver portato uno scudetto insieme a Conte, ma poi ha fatto la sua scelta lontano da qui. Io onestamente sono abituato a guardare avanti, io e lui in comune abbiamo solo il numero di maglia”.
“Chiellini è un avversario durissimo da affrontare, si attacca sempre addosso e non ti molla più. Contro di lui ho segnato il mio primo gol qui in Italia, ma tante volte non sono riuscito a ripetermi. Domenica mi andrebbe bene anche restare a secco ma vincere la partita”.
“Domenica vinceremo se sapremo dimostrare di essere i campioni d’Italia. Tutti dovremo dare un contributo per la squadra e non per noi stessi. Non conta la strategia, conta vincere, in ogni modo possibile. Noi attacchiamo con tanti uomini, siamo molto propositivi, in Champions si è notato. Dobbiamo solo crescere nella fase difensiva”.
“Io in campo resto sempe Edin, il bambino che ha iniziato a giocare a calcio davanti casa senza saper fare a meno di un pallone. Per me il calcio è ancora questo: impazzisco quando vdo una palla. Se a 35 anni sono ancora qui a giocare è perchè sono in forma e so ancora essere decisivo, e poi sento di non aver ancora dato tutto: non sono ancora contento della mia carriera fin qui”.
Finale su due attuali compagni di squadra: “Per venire qui mi ha telefonato Kolarov: mi ha detto lui che l’Inter era seriamente interessata, che mi volevano fortemente, e infatti eccomi qua. Lautaro? E’ forte e giovane, e ha tanti margini di miglioramento. Mi trovo benissimo con lui: è uno che pensa al collettivo. Ad ogni gol della squadra è il primo ad esultare come se l’avesse fatto lui: servono giocatore come lui per vincere”.
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