Undici partite per giudicare l’Inter, evitare altri passi falsi

La sosta per le Nazionali è stata ideale per l’Inter, arrivata in un periodo un po’ troppo altalenante, in cui è stato difficile inquadrare la squadra, il club e chi al momento la guida dalla panchina. La seconda annata doveva essere quella più indicativa, che indirizzasse quali intenzioni ci fossero all’orizzonte. Siamo solo a inizio stagione e questo è indubbio, ma la sensazione che ha lasciato la squadra sinora, non presagisce niente di positivo. Una squadra che affonda al primo colpo o appena patisce l’iniziativa avversaria, non reagisce e si chiude dietro rintanandosi nella sua metà campo, preoccupa. Tre sconfitte e nove reti subite; troppo per un club ambizioso. Peggio ancora come ha perso il derby e alla Dacia Arena, sconfitta l’Inter dopo essere andata in vantaggio. Sono mancati molti fattori, tra cui la malizia: quella malizia che ti porta ad essere cinico da ribaltare una situazione a tuo sfavore e questa malizia o la tieni o non la tieni. La personalità e il carattere sono elementi essenziali per essere sempre ad alto livello e in squadra mancano, è stato piuttosto palese in queste nove partite.

Da una sosta a una sosta, undici partite per decifrare l’Inter

Per testare l’Inter pronti due match di alto profilo, il cui vantaggio è giocare tra le mura amiche: prima la Roma e poi il Barcellona martedì, due partite delicate e l’Inter è chiamata a rispondere. Il risultato sposta molto il parere esterno, anzi lo condiziona del tutto: se vinci sei buono, se perdi o pareggi male non sei buono. Fino alla prossima sosta, quella del 13 novembre in cui l’Inter chiuderà l’anno nel derby nerazzurro contro l’Atalanta a Bergamo, sarà sempre giudicata su come si comporterà sia in campionato che in Champions League. In Champions League saranno fondamentali le due partite contro il Barcellona: sei punti sono un’impresa ardua forse, ma uscire con zero punti in questo prossimo doppio confronto, complica del tutto la situazione. Compromette non poco l’avventura europea dell’Inter, almeno in ottica Champions League. L’idea è arrivare all’ultima partita del girone – quell’Allianz Arena contro il Bayern Monaco – non con gli ottavi ancora da conquistare, Barcellona e Bayern Monaco medesimo permettendo. Un filotto di partite tosto, banco di prova notevole per Inzaghi.