Skriniar e il possesso palla: le difficoltà dello slovacco

Durante Lazio-Inter, in particolare nel primo tempo, Milan Skriniar si è ritrovato spesso con il pallone tra i piedi, senza sapere bene che farci. Il centralone slovacco, si sa, non è molto a suo agio in fase di possesso palla e gli avversari lo sanno. Il pressing laziale infatti ha escluso in molte occasioni Skriniar “costringendo” l’Inter a fargli arrivare palla. In questo modo il possesso finiva fra i piedi del giocatore più impacciato tecnicamente nella rosa di Conte e la Lazio poteva sistemarsi e chiudere ogni spazio.

Un grave problema nella costruzione del gioco dell’Inter.

Il rischio è che Skriniar, usando un termine caro al basket, possa venir “battezzato” ovvero lasciato volutamente libero in modo da fargli arrivare il pallone. Il roccioso difensore centrale non ha grandi alternative palla al piede, se non brevi appoggi ai compagni. Qualsiasi altra giocata rischia di portare a banali palle perse, sia quando prova improbabili imbucate verso la trequarti, sia quando si spinge in avanti cercando fortuna.

Guardando il primo tempo di ieri è risultato chiaro perché Conte abbia fatto spesso a meno di Skriniar nella scorsa stagione e perché era considerato cedibile dalla dirigenza. Non ogni giocatore è adatto ad ogni sistema di gioco: anche un fortissimo centrale come lo slovacco può risultare un pesce fuor d’acqua se gli si chiede di fare cosa non è nelle sue corde.

C’è però da sperare che un giocatore ancora giovane come lui possa avere margini di miglioramento dal punto di vista tecnico e che possa interpretare con più naturalezza la prestazione che Conte necessita da lui.