Season preview: Arturo Vidal, l’arte della guerra

Vidal è il guerriero che Conte vorrebbe sempre in battaglia: perché il cileno è così importante per Conte?

Il primo indizio si ha dalle statistiche relative ai gol segnati. Con Antonio Conte Vidal ha vissuto le due stagioni più prolifiche della carriera. 15 gol nel 2012/2013 e addirittura 18 l’anno seguente: numeri senza dubbio da attaccante. Tiri da fuori, inserimenti letali, calci di rigore, colpi di testa; l’arsenale del “Guerriero” dispone di ogni tipo di arma e può essere letale se inserito nel giusto contesto tecnico-tattico.

Conte sa come usarlo, un giocatore con questo livello di energia deve essere lasciato libero di agire sul fronte offensivo senza dimenticare i compiti in fase difensiva. Vidal infatti sa essere decisivo anche quando la palla è in possesso degli avversari in particolare con la sua capacità di alzare il pressing in modo repentino e asfissiante. La sola presenza di Vidal incute timore negli avversari e ti permette inoltre di alzare il baricentro. Un predatore pronto a colpire il fraseggio avversario.

Vai dove ti porta Vidal: sarà questa la filosofia della fase di pressing nerazzurra. Stare più alti per conquistare palla più alti l’obiettivo della stagione.

Il centrocampista cileno perciò è un’arma tattica in entrambe le fasi di gioco e l’aspetto più prezioso del suo calcio è che non necessita continuamente di avere la palla fra i piedi. Vidal si muove, attacca gli spazi, destabilizza le difese avversarie, non lascia punti di riferimento. Ecco come potrà aiutare l’Inter soprattutto nei big match. La manovra nerazzurra disporrà di un giocatore esperto, letale in fase offensiva con un killer instinct che Conte sa benissimo come sfruttare e che sbuca sempre dove serve. Le attenzioni sui suoi movimenti genereranno spazi importanti per i compagni.

Vidal ha aspettato tanto l’Inter e ciò dimostra l’interesse verso il progetto Inter ma soprattutto la voglia di riunirsi con Conte.

Il “Guerriero” è pronto ad andare in battaglia.