Inter-Lazio 3-1: la furia di Lukaku si abbatte su Inzaghi, Milan affiancato e superato

L’Inter supera per 3-1 la Lazio di Inzaghi, sorpassa il Milan in classifica, e si prepara ad affrontare il derby guardando tutti dall’alto verso il basso.

Inter-Lazio, primo tempo 2-0: Eriksen disegna, Lukaku decide, ma Inzaghi ha poco da recriminare

L’Inter per il sorpasso al Milan e conseguente primo posto in classifica, la Lazio per riagganciare la zona Champions. Tre punti che pesano come macigni, quelli in palio nel big match di San Siro. Come spesso accade nelle grandi sfide, l’avvio di partita è molto tattico. Così tra due squadre che prediligono il palleggio, per creare scompiglio ci vogliono due palle lunghe. La prima di De Vrij all’11’ per Perisic, che serve Lautaro al limite dell’area, che a sua volta scarica il destro alla sinistra della porta di Reina. Il secondo invece è di Lucas Leiva, solo pochi secondi dopo. Il brasiliano imbecca Lazzari che però è anticipato dall’uscita di Handanovic, e non riesce a realizzare.

A sbloccare la partita però ci pensa Lukaku, come al solito glaciale dal dischetto. Dopo che una combinazione tra Eriksen, lui e Lautaro, aveva mandato in porta lo stesso ‘Toro’, poi steso in area, da un tentativo di chiusura disperata di Hoedt. Nei minuti immediatamente successivi al vantaggio, l’Inter prende in mano il pallino del gioco, contro una Lazio che al contrario sembra aver accusato il colpo. Ma gli uomini di Conte non sfruttano il momento favorevole, così nel finale di tempo i biancocelesti mettono di nuovo fuori il muso. In particolare al 37′ è Immobile ad impegnare Handanovic con un tiro forte ma non abbastanza angolato, dal limite dell’area.

La Lazio chiude in avanti ma a trovare il raddoppio è l’Inter. Proprio allo scadere, ancora una volta con Lukaku, che dopo un rimpallo favorevole tra Brozovic e Lazzari, si ritrova da solo davanti a Reina. Dopo una revisione Var per potenziale fuorigioco, il gol, inizialmente annullato, viene convalidato. E i neroazzurri tornano negli spogliatoi forti di un vantaggio, forse anche troppo largo rispetto all’equilibrio che c’è stato in campo.

Inter-Lazio, secondo tempo 3-1: i biancocelesti tornano in partita, ma Lukaku spazza via ogni sogno di gloria

Nella ripresa Inzaghi inserisce Parolo ed Escalante al posto di Leiva e Hoedt. Cambi che si rivelano subito decisivi. Perchè il primo al 57′ è provvidenziale a salvare in scivolata su Hakimi, quello che altrimenti sarebbe potuto essere il gol del 3-0. Intervento reso ancor più importante dal gol del secondo, solo 4 minuti dopo. L’argentino trova la sua prima gioia italiana, deviando -anche con parecchia fortuna- una punizione dal limite di Milinkovic-Savic. Replicando qualcosa di molto simile, al gol di Filippo Inzaghi nella finale di Champions di Atene 2007.

Accorciate le distanze i biancocelesti, aumentano i giri del motore e iniziano a crederci. Anche se a smorzare subito l’entusiasmo ospite ci pensa Lautaro Martinez. Che al 64′ deve solo spingere in rete un assist al bacio del proprio partner Lukaku, arrivato al termine di una sgaloppata solitaria del belga, ai danni di un Parolo inerme.

La risposta neroazzurra taglia un po’ le gambe alla squadra di Inzaghi. Che comunque nel finale provano a non mollare la presa, lasciando però molti più spazi per le sfuriate neroazzurre. Così al 71′ ci vuole un buon riflesso di Reina per impedire a Lukaku di trovare la tripletta personale, e portarsi a casa il pallone.

Più passano i minuti però, più la fiamma laziale si affievolisce. Mentre per l’Inter diventa normale amministrazione. Così Conte riesce ad interrompere la striscia di Inzaghi di 7 vittorie consecutive, e nell’operazione sorpasso ai danni del Milan.

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