Inter, ma quanto sei pazza? 4-3 alla Fiorentina all’ultimo respiro

Finisce 4-3 il debutto in campionato dell’Inter contro la Fiorentina. Una partita in cui abbiamo visto veramente il ritorno della “Pazza Inter”, alla faccia della squadra regolare che voleva Conte.

Pronti via al 3′ Fiorentina in vantaggio con Kouame che appoggia comodamente in rete un assist di Bonaventura. L’Inter non si scuote e i viola vanno vicini al 2-0 con l’ex Biraghi. L’Inter risponde con un tiro di Perisic e un cross insidioso di Barella sul quale non arriva Brozovic. Ma la Fiorentina va ancora vicina al raddoppio al 17′ con Kouame, chiuso provvidenzialmente da Handanovic. Al 18′ rigore concesso e poi annullato col Var in favore dei nerazzurri. Con il passare dei minuti l’Inter cresce ma è ancora Milenkovic a sfiorare il raddoppio. Inter pericolosa sul finale della prima frazione ancora sull’asse Young/Perisic. E’ il preludio al pareggio che arriva al secondo e ultimo minuto di recupero del primo tempo. A trovare il goal è Lautaro dopo un azione di contropiede condotta magistralmente da Barella.

Il secondo tempo inizia in modo scoppiettante. Dopo un’occasione per Lukaku al 49′, arriva il vantaggio dell’Inter al 52′ con la sfortunata deviazione di Ceccherini su tiro-cross di Lautaro. Sembra finita, tutt’altro. La Fiorentina nel giro di 11 minuti ribalta la situazione con Castrovilli e Chiesa, entrambi serviti splendidamente da Ribery. L’Inter prova a rispondere con Lukaku ma il belga trova un grande Dragowski sulla sua strada. Dragowski fantastico anche su Barella un minuto dopo. Conte a questo punto tenta il tutto per tutto con l’inserimento di Sensi, Hakimi, Nainggolan, Vidal e Sanchez passando al 4-3-1-2. Mossa che produce i suoi effetti nel finale di partita con l’uno-due micidiale firmato Lukaku e D’Ambrosio. Il primo insacca in rete un assist di Hakimi mentre il secondo firma il 4-3 con una zuccata su assist di Sanchez. Dopo 4 minuti di recupero Calvarese fischia la fine.

Un’Inter che coglie tre punti insperati con una prestazione con molti bassi e pochi alti. Bisognerà evitare gli svarioni difenisivi se si vorrà battagliare con la Juve fino alla fine.