Gds- Bergomi: “Inter, ecco perchè soffri in difesa”

In casa Inter la difesa è stato certamente il reparto più criticato in questo traballante avvio di stagione. Quattro gol contro la Fiorentina, due contro il M’Gladbach, tre a Madrid. Sono numeri che la miglior difesa dello scorso campionato non ci ha abituato a vedere. Allora ecco che la critica si è fiondata subito sull’indissolubile sistema a tre contiano. Ma dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi, ha spiegato il vero motivo per cui l’Inter soffre terribilmente in difesa quest’anno. Non facendone una questione di numeri, e ne di uomini.

“Magari Conte mi smentirà, ma a me sembra che è il modo di difendere che è diverso dall’anno scorso. Vedo una squadra che accetta più l’uno contro uno. Antonio nelle sue dichiarazioni, dice sempre che la squadra ha fatto bene, come se, nella visione di dominare l’avversario, per avere superiorità numerica in determinate zone del campo, poi devi avere l’uno contro uno dietro. I giocatori sono bravi e stanno facendo il massimo -continua Bergomi- ma non ci sono difensori veloci per giocare in situazioni di campo aperto. In un’altra squadra se sbagli la prima uscita dietro ci sono gli altri. In questo contesto, stando dietro, De Vrij l’anno scorso è stato il più bravo. Ma dovendo uscire molto alto è più difficile perchè poi dietro rimane tutto il campo da coprire (vedi il 3-2 del Real)”.

Ma il problema non è solo dei difensori: “L’anno scorso l’equilibrio è stato trovato con il 3-5-2. Con Brozovic vertice basso che dava copertura, affiancato da Barella e Gagliardini. Ma ora le cose sono cambiate, nel tentativo di difendere in maniera diversa, e di inserire un trequartista, che porta ad avere meno filtro. Sono scelte”.

Domenica però dovrebbe rientrare un giocatore come Skriniar. “Lo vedo nel terzetto titolare -chiosa lo zio- è un adattato, come lo fu Godin un anno fa, ma averne come lui…”

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