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Stadi chiusi – Può essere un vantaggio per l’Inter in questo momento?

27 Novembre 2020
Stadi chiusi – Può essere un vantaggio per l’Inter in questo momento?

Con gli stadi chiusi è un altro sport. Senza i tifosi si perde l’80% dell’essenza del calcio. Giocare in uno stadio vuoto è qualcosa di orrendo. Queste sono solo alcune delle opinioni che giocatori e allenatori hanno espresso nel corso di questi mesi. Ma la domanda che ci siamo fatti in redazione va controcorrente a tutto ciò: in questo momento di crisi, l’assenza del pubblico può essere un vantaggio per l’Inter?

Il calcio senza pubblico negli stadi è davvero una cosa deprimente. Tralasciando l’impossibilità di godersi una partita allo stadio in una bella giornata di sole, anche l’effetto visivo degli spalti vuoti visti dalla televisione non trasmette sicuramente le stesse emozioni. E questo con buona pace delle Pay Tv, che stanno provando in tutti i modi a rendere coinvolgente queste situazione. Si sta provando a realizzare grafiche interattive, coprendo le tribune con oggetti digitali di dubbio gusto. Ci sta provando Sky, con l’ormai celeberrimo “immergiamoci” di Fabio Caressa, una tecnologia in grado di farci sentire le conversazioni che avvengono in campo. Alcune squadre inglesi ricoprono i posti dello stadio con cartelloni rappresentanti i propri tifosi o i proprio dipendenti. Ma la verità è che, la sensazione che da tutto ciò, è solamente desolazione.

In un periodo così complicato per l’Inter, tuttavia, alcuni hanno sollevato una questione interessante. Gli stadi chiusi potrebbero garantire una sorta di “protezione” della squadra contro gli insulti, i fischi e la rabbia dei tifosi. Probabilmente a nessuno di voi che leggerà questo articolo sarà mai capitato di giocare in uno stadio con 50.000 persone arrabbiate e frustrate (perchè questi sono i numeri che l’Inter fa di media allo stadio in una partita non di cartello, una delle tifoserie più presenti del mondo).

Il punto fondamentale, in ogni caso, è un altro. Nonostante si possa godere dello show del calcio tramite televisore, giocare in un’area vuota toglie alla competizione ogni significato simbolico. Roma veniva governata con Panem et Circenses, e se pensiamo ai giocatori come moderni Gladiatori (cosa che, di fatto, sono tutti gli sportivi professionisti) ci si accorge di come le partite a cui stiamo assistendo siano solamente un mero esercizio di stile che allieta la vita di pochi. Non hanno un vero significato, solo futili. Le esultanze dei giocatori ai gol risultano quanto mai grottesche se confrontate con la desolazione che li circonda.

Ma ancora di più, questo è valido per una squadra e per una tifoseria come quella nerazzurra. Dati alla mano, l’Inter è la società che riesce maggiormente a riempire il proprio stadio per ogni partita. E una tifoseria come quella meneghina, abituata a soffrire e a non abbandonare mai la squadra (Amala, in definitiva, si riferisce a questo), servirebbe eccome in questo momento.

Noi non crediamo che sarebbe uno svantaggio ma una forza in più, un motivo ulteriore per trascinarsi fuori dalla palude in cui si sta gravitando in questo periodo. Il calcio è emozione. L’adrenalina data da una pubblico non che fischia, ma che incita la squadra a non mollare sarebbe ciò che serve all’Inter in questo momento.

Gli stadi chiusi stanno rappresentando la morte del calcio come lo abbiamo sempre conosciuto. Pandemia permettendo, tutti si augurano di poter tornare presto a godersi l’atmosfera di un’arena, l’odore del sudore e la goliardia di un momento di festa come dovrebbero essere le partite di pallone.

Se in questo momento voi poteste tornare al Meazza, come vi comportereste? Insultereste e fischiereste giocatori e tecnico o incitereste la squadra? Fatecelo sapere?

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