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Da Sassuolo a Sassuolo – Inter, cos’hai fatto in un anno?

27 Novembre 2020
Da Sassuolo a Sassuolo – Inter, cos’hai fatto in un anno?

La vigilia di Sassuolo-Inter non è iniziata nel migliore del modi per l’Inter di Antonio Conte. Il tecnico salentino (ma, in realtà la società) ha cancellato la conferenza stampa prevista per oggi pomeriggio per partecipare, in videochiamata, alla periodica assemblea dei soci. Ma questa mancanza può trasformarsi anche in una forza. Immaginate che tipo di domande sarebbero state rivolte al tecnico? Ecco, forse è meglio così. Un anno fa Sassuolo-Inter finiva 4-3 per gli uomini di Conte in una delle migliori espressioni della coppia Lautaro-Lukaku. Quella squadra sembrava davvero pronta per fare il salto di qualità tanto agognato dai tifosi dopo anni bui. Un anno dopo, invece, le cose sono molto diverse. 

20 ottobre 2019. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia va in scena Sassuolo-Inter. Grande partita degli uomini di Antonio Conte, almeno da un punto di di vista offensivo. La sblocca Lautaro Martinez nel primo tempo con un gol dalla sua mattonella preferita. Tiro a giro sul secondo palo dal centro sinistra dell’area di rigore. Bene cosi, se non che Berardi ci mette poco a firmare il pareggio con una bella azione sulla fascia destra. Tiro a incrociare di destro e palla che sbatte sul palo e si insacca. Il raddoppio nerazzurro avviene sempre nel primo tempo. Palla in area rasoterra per Lukaku spalle alla porta, il difensore non riesce a spostarlo neanche di un millimetro, il belga si gira e insacca. 2-1 e partita in ghiaccio, anche se le emozioni saranno ancora tante. Il 3-1 lo firma sempre Lukaku dopo un fallo da rigore subito da Lautaro.

Nel secondo tempo succede poi di tutto. Un altro rigore per l’Inter (segnato da Lautaro Martinez) porta il risultato sul 4-1, ma il Sassuolo di De Zerbi è una squadra matta e prima della fine della partita sarà in grado di segnare altri 2 gol, con Djuricic e Bogà.

Finisce 4-3, ma allora se sensazioni erano decisamente positive. La classifica di Serie A alla fine dell’ottobre 2019 (a pensarci ora sembra un’era geologica fa, con tutto ciò che è successo in mezzo) recitava cosi: Juventus 26, Inter 25, Atalanta 21.

Ad oggi, 27 novembre 2020, in casa Inter è successo di tutto. Un campionato terminato a -1 dalla Juventus tritatutto e un’Europa League persa solamente in finale contro un Siviglia davvero mediocre (un vero peccato) i punti più alti raggiunti. Nel mezzo, i malumori di Conte rimasto in società per il rotto della cuffia, un mercato fatto su misura per il tecnico e che a detta di tutti doveva aver ridotto, se non azzerato, il gap con la Juventus, le difficoltà in campionato e le disfatte in Champions.

In questo momento, l’Inter si trova quinta in campionato a 5 punti dai cugini del Milan capolista (e forse questa è la cosa che fa più male). Inoltre, è ultima nel girone di Champions, con 0 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Se in Serie A niente è ancora compromesso, in Europa servirebbe un miracolo per sperare in un qualcosa in più di un Europa League.

Si sta parlando di crisi? Beh, la crisi è già in atto da un po’, se non in società sicuramente tra i tifosi. Molti infatti invocano a spalle larghe l’esonero di Antonio Conte e l’arrivo di altri tecnici, magari meno esperti ma più “interisti”. Ragionamenti, a nostro modo di vedere, abbastanza sbagliati e che lasciano il tempo che trovano.

Si perchè, se è comprensibile la rabbia dei tifosi, non si può pensare che chiamando in panchina un Cambiasso o un Chivu i problemi spariranno improvvisamente.

Crisi? La crisi c’è già, è presente e forte, e la spada di Damocle è interamente sulla testa del tecnico che, come sempre accade, si prende tutte le responsabilità nei momenti di crisi. E forse questa volta, non è neanche così ingiusto. Sassuolo-Inter sarà una partita fondamentale non tanto per la classifica, ma per dare ad Antonio Conte una po’ più di tempo per trascinare la squadra fuori da questa palude.

Questa è la nostra opinione. E voi come la pensate?

 

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