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Inter-Real Madrid 25/11/1998 – La Notte di Roberto Baggio

24 Novembre 2020
Inter-Real Madrid 25/11/1998 – La Notte di Roberto Baggio

Essere tifosi dell’Inter vuol dire soffrire più di tutti, piangere più di tutti, arrabbiarsi e urlare contro il televisore più di tutti. Ma, alcune volte, si raggiunge una gloria tale da farci godere come nessun altro tifoso di nessun altra squadra è in grado di fare. Nella maledetta stagione 1998/1999 si è assistito a qualcosa del genere, ad una partita che rimarrà per sempre scolpita nel cuore di qualunque tifoso nerazzurro. E se è vero che il Calcio lo fanno i Campioni, è innegabile che Inter-Real Madrid del novembre 1998 sia stata La Partita in nerazzurro di Roberto Baggio.

Quella stagione si concluse con l’ottavo posto in campionato con soli 46 punti conquistati, l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia per mano del Parma e l’uscita dalla Uefa Champions League contro il Manchester United di Sir Alex Ferguson, Ma quella partita. Quella partita fu un emozione che poche squadre di calcio sono in grado di regalare ai propri tifosi.

Ma riavvolgiamo per un attimo il nastro e chiacchieriamo con calma. Stagione 1997/1998. Al Parco dei Principi di Parigi, l’Inter entra nella storia del calcio vincendo la 27esima edizione della Coppa Uefa (quando ancora significava davvero qualcosa), la prima assegnata con una finale giocata in gara secca. Sembra l’inizio di un’epopea, invece non sarà cosi. Nella stagione successiva, quella 1998/1999 appunto, i nerazzurri cambiano ben 4 allenatori diversi. Si iniziò con il confermatissimo Luigi Simoni, che venne poi esonerato dopo la vittoria casalinga contro la Salernitana. A Simoni succedette Mircea Lucescu, anch’egli sollevato dall’incarico dopo la sconfitta per 4-0 sul campo della Sampdoria, nella 26a giornata. Dopo la “parentesi” Luciano Castellini, il campionato fu portato a termine da Roy Hodgson, ma le sorti non cambiarono.

Roberto Baggio approda all’Inter nell’estate 1998 per circa 3,5 miliardi di lire, ma la sua permanenza in nerazzurro non sarà fortunata come le esperienze passate (anche per via della presenza di giocatori del calibro del Fenomeno e di Zamorano). Due anni passati su questa sponda del naviglio, 17 gol in 59 presenze ufficiali e tanti problemi. Primo fra tutti i guai alle ginocchia (la maledizione dei Grandi) che spesso lo costringono a rimanere in panchina. Secondo, i problemi con gli allenatori. All’esonero di Gigi Simoni (suo grandissimo estimatore), la squadra si disunisce completamente, acciuffando per il rotto della cuffia la qualificazione in Coppa Uefa per l’anno successivo. L’anno, appunto, di Marcello Lippi. Il tecnico di Viareggio non vede Baggio tra i titolari, entrando anche in polemica aperta col campione vicentino che, nonostante tutto, porta a termine il suo secondo anno da grande professionista.

In mezzo a queste vicissitudini, il punto più alto è senza dubbio la sfida del Giuseppe Meazza. Lo stadio si è vestito per le grandi occasioni, sono presenti quasi 80.000 spettatori per accogliere il Real Madrid di Guus Hiddink. Una squadra che, nonostante avesse già fatto la storia del calcio mondiale, solo pochi anni dopo avrebbe compiuto un ulteriore balzo in avanti con Florentino Perez, guadagnandosi l’appellativo di “Galacticos”. Nel 1998 il Presidente era ancora Lorenzo Sanz, ma la squadra era già di livello stratosferico. Oltre al grande ex Roberto Carlos (venduto per due noccioline come successo alla Juventus con Henry), i blancos potevano contare anche su un giovane (ma già fenomeno) Clarence Seedorf, Redondo, Mijtrovic Raul (in panchina) e Savio.

Anche l’Inter vantava una squadra davvero di tutto rispetto, soprattutto per quanto riguarda il parco attaccanti. Oltre all’ex Pallone d’Oro Roberto Baggio c’era il Pallone d’Oro in carica Ronnie “Il Fenomeno” Ronaldo, Ivan Zamorano, “El Cholo” Simeone, Pagliuca in porta, lo “Zio” Bergomi da libero, l’ex Juventus Paulo Sousa e Javier Zanetti (giovanissimo, in panchina).

Le formazioni ufficiali di quell’incontro: 

INTER (1-3-4-2): 1 Pagliuca 2 Bergomi 3 Colonnese 5 Galante 16 West 17 Moriero (4 J.Zanetti 12’st) 8 Winter 19 Sousa (15 Cauet 30’st) 14 Simeone 9 Ronaldo 18 Zamorano (10 Baggio 23’st)
In panchina (non sono entrati): 22 Frey 24 Silvestre 6 Djorkaeff 21 Pirlo. All. Luigi Simoni

REAL MADRID (4-4-2): 1 Illgner 12 Campo 5 Sanchis (9 Suker 43’st) 19 Sanz 3 Roberto Carlos (17 Jarni 36’st) 7 Raul 10 Seedorf 6 Redondo 16 Jaime 8 Mijatovic 20 Savio
Panchina: 25 Almansa 14 Guti 20 Rojas 18 Karanka 15 Morientes All. Guus Hiddink

Nel primo tempo è l’Inter che fa la partita. Zamorano e Ronaldo (subissato di falli per tutto il match) vanno vicinissimi al gol dell’1-0 ma la palla non vuole entrare. Ma è nel secondo tempo che le cose si fanno davvero interessanti. L’Inter passa in vantaggio al 6′ della ripresa grazie ad una deviazione in area di Ivan “Paperinik” Zamorano su un tiro da fuori area di Ronaldo. I decibel al Meazza di alzano a dismisura ma la partita è ancora troppo lunga. Pochi minuti dopo l’olandese Seedorf ammutolisce lo stadio con un colpo di testa in inserimento nel cuore dell’area di rigore su cross dal fondo di Savio. 1-1 e tutto da rifare, ma manca ancora un tassello al puzzle. Al 23′ del secondo tempo, 1+8 Zamorano lascia il posto al Divin Codino, e allora la musica cambia drasticamente.

Perchè nonostante un periodo complicato al Milan, la rinasciata di Bologna e le nuove complicazioni all’Inter, Roberto Baggio non ha ancora finito di regalare emozioni nella sua carriera. E così all’86’ succede. Rimapllo in area dopo uno scambio nello stretto tentato, la palla ritorna sui piedi di Baggio che con un tiro rasoterra (e con un po di fortuna) insacca alle spalle di Illgner. 2-1 Inter e il Meazza esplode, tutti corrono ad abbracciare il Divin Codino, e inizia la festa.

Poco dopo ancora il Divin Codino, in campo aperto, viene pestato e spintonato da dietro da Campo, ma per l’arbitro non c’è nulla. Ma Baggio non ci sta, Baggio è probabilmente il più forte calciatore italiano della storia dopo Rivera, e allora la vuole chiudere. El Cholo lancia in profondità sempre Baggio, salta facilmente Illgner e deposita in rete. 3-1 Inter. Nerazzurri primi nel girone del Real Madrid e festa grande a Milano.

Ormai, i tempi sono cambiati. Come canta Cremonini, da quando Baggio non gioca più non è più domenica. Ma la storia del calcio continuano a farla di grandi Campioni. E di Campioni, l’Inter ne ha avuti tanti e ne ha tuttora. E nonostante il periodo negativo, il bello di essere tifosi nerazzurri è proprio questo. Contro ogni pronostico. Contro tutti. Essere capaci di Godere come nessun altro tifoso di nessun altra squadra.

Inter-Real Madrid del 25/11/1998 è stata la Notte di Roberto Baggio. E domani, di chi sarà?

Nel video potete godervi tutto il Roberto Baggio di quella indimenticabile serata.

 

 

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