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Inter-Real Madrid: l’analisi tattica della redazione

26 Novembre 2020
Inter-Real Madrid: l’analisi tattica della redazione

A poche ore dalla morte di quello che da molti viene definito il “Dio del Calcio”, una brutta Inter crolla in casa al cospetto di un Real Madrid semplicemente superiore. Troppa la differenza tra le due formazioni, sia nei singoli che nella disposizione tattica. Malissimo la difesa a 3 di Conte, non va di certo meglio quando la squadra si riposiziona con un 4-4-1 dopo l’espulsione di uno sciagurato Vidal. Pochissimi i giocatori nerazzurri da salvare, forse il solo Perisic merita il 6 in pagella. Prova corale decisamente ottima invece quella del Madrid, che grazie all’organizzazione tattica riesce ad esaltare tutti i singoli in campo. Inter-Real Madrid 0-2, due pareggi e due sconfitte in 4 partite e ultimo posto nel girone. Ora è davvero dura.

Ora serve qualcosa in più di un miracolo per sperare nella qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. L’Inter regala i solito 20 minuti iniziali alla squadra avversaria che puniscono alla prima vera occasione. Era dal periodo di Stramaccioni che i nerazzurri non prendevano 2 gol in casa per 6 partite consecutive. Male Gagliardini e Barella, imperdonabile Vidal che ricasca nei suoi vecchi fantasmi. Nel Real Madrid, Hazard è protagonista della sua miglior prestazione da quando è in Spagna (e figuriamoci contro chi), e assieme a Modric è il migliore in campo. C’è veramente poco da fare, quando le squadre di Conte non sono fisicamente al Top i risultati sono questi. E questo è vero al di là di ogni analisi tattica.

Conte continua a intestardirsi con il 3-4-1-2 con Skriniar-De Vrij-Bastoni e la coppia Lu-La in attacco. Paradossalmente, la formazione messa in campo ieri sera era formata dai 10/11 dei titolare (scriviamo così perchè non siamo capaci, nel nostro piccolo, di considerare Gagliardini come un titolare di una squadra che punta agli ottavi di Champions, scusate). E’ davvero difficile commentare tatticamente questa partita perchè, di fatto, finisce al minuto 33, quando Vidal viene buttato fuori per proteste. In generale la difesa sbanda tantissimo, i centrocampisti del Real Madrid fanno girare la palla rasoterra da una parte all’altra del campo, spostando continuamente i difensori nerazzurri che si fanno trovare sempre fuori posizione.

In occasione del primo gol Madrileno, Skriniar si ritrova a difendere su Hazard sulla linea laterale. Molto molle lo slovacco in questa occasione che si fa saltare ingenuamente dal folletto belga, anche se mancava del tutto il raddoppio di uno spento Hakimi, inefficace in entrambe le fasi di gioco. La cosa incredibile è il fatto che il Madrid sia stato in grado di chiudere un triangolo al limite dell’area avversaria con passaggi di 20 metri. Sulla linea dell’area nessuno intercetta la palla di Hazard per Odegaard, le cui intenzioni di un filtrante erano più che chiare (almeno visto da fuori, bisogna dirlo). In questa analisi è davvero impossibile concentrarci sui singoli, dato che gli errori sono stati corali. 

Bastoni, nonostante non si macchi di errori individuali gravi, sbanda come tutti i suoi compagni. Nelle ultime die partite dopo la nazionale non sembra più lui, ma il ragazzo è giovane e deve imparare a gestire i momenti di difficoltà. Ultimo dei colpevoli.

La cosa che fa impressione è la totale mancanza di cattiveria agonistica, soprattutto in mezzo al campo. Troppo superiori i palleggiatori spagnoli, che letteralmente non fanno mai vedere la palla ai centrocampisti nerazzurri. E se i tuoi avversari non sbagliano un passaggio che sia uno, c’è davvero poco da fare. Barella, rigore provocato a parte, prova a buttarsi dentro sul centro-destra ma viene spesso servito con palle alte o troppo lunghe che non sono proprio nelle sue corde. Ci sono state prestazioni migliori.

Vidal si fa vedere per 5 azioni durante i suoi 33 minuti in campo. Un pallone sciagurato rasoterra davanti alla propria area che per poco non porta al gol del Real (per fortuna Mendy non calcia in porta, chissà perchè). Un tiraccio dal limite che finisce all’Ippodromo. Una punizione guadagnata al limite dell’area del Madrid (cosa migliore del match). Un fallo dubbio subito dentro l’area di rigore (per Taylor non c’è nulla) e i due gialli nel giro di 30”. Giudicate voi.

Detto di Gagliardini che non ne vede una, passiamo all’attacco. Il gioco dell’Inter è fondamentalmente palla lunga per Lukaku e speriamo in qualcosa. Tuttavia la partita del gigante belga è imprecisa, sbaglia qualche appoggio e gioca sempre spalle alla porta. Così come Lautaro, sacrificato nell’intervallo sull’altare di esigenze tattiche differenti (l’espulsione di Vidal porta i nerazzurri a schierarsi con il classico 4-4-1 mantra di ogni squadra in 10 uomini). Ma anche nei primi 45′ la sua partita è nulla. La difesa del Real si abbassa e poi accorcia sull’uomo con ritmi perfetti nonostante l’assenza di Ramos, e l’argentino non riesce mai a trovare un guizzo.

Il migliore dell’Inter è probabilmente Ivan Perisic, entrato nel secondo tempo e protagonista di qualche buono spunto. Un tiro a giro di poco fuori e un diagonale respinto da Courtois sono le azioni più pericolose dei nerazzurri. Almeno ci prova.

Di questa partita del Real Madrid si potrebbe parlare a lungo, ma ci limiteremo alle cose essenziali. 4-3-3 il modulo scelto da Zidane per fronteggiare l’Inter. Mariano Diaz (niente di speciale questo giocatore) al posto di Benzema. Nacho per Sergio Ramos e la sorpresa Odegaard in mezzo al campo al posto di Casermiro, vera intuizione tattica di Zizou.

Proprio uno dei sostituti, Nacho, si procura il rigore del vantaggio venendo sgambettato ingenuamente da Barella dopo una palla filtrante deliziosa di Odegaard. Impressionante anche la prova di un altro difensore, Mendy. Preciso e puntuale in entrambe le fasi, quando parte palla al piede è imprendibile per tutti, anche se non ci si spiega perchè non abbia calciato in porta completamente libero in area nel primo tempo. Nella ripresa gioca stabilmente sulla trequarti avversaria creando superiorità numerica.

Se Kroos e Modric sono i soliti professori in mezzo al campo, nascondendo costantemente la palla agli avversari, la sorpresa di giornata è la partita di Odegaard. Il norvegese sembra avere la calamita sui piedi, non perde un pallone ed è tatticamente fondamentale per il possesso palla del Real Madrid. La scelta di Zidane per questa partita è stata soffocare l’Inter con un possesso palla nella metà campo avversaria, e per questo Casemiro non era l’uomo più indicato. Conte prenda nota da un tecnico che ha vinto 3 Champions di fila non a caso, e non solo grazie a CR7.

Dell’attacco, in fondo, c’è poco da dire. Young non ha più la gamba (lo ripetiamo) per questo genere di partite. Lucas Vasquez lo asfalta sulla destra, va vicino al gol colpendo il palo e serve un assist bellissimo per il raddoppio di Rodrygo (6 gol e 3 assist in 9 partite di Champions, discreto giovane è dir poco). Proprio in occasione del raddoppio di sentiamo di sottolineare il passaggio in profondità di Kroos a pescare Vasquez sul fondo. Bellissimo.

Ottima anche la prova di Hazard, il quale svaria su tutta la trequarti come faceva al Chelsea (e Conte se lo ricorda bene) ed è freddissimo nel trasformare il rigore.

In generale, anche se di solito i giornalisti proclamano un migliore in campo per sublimare la prova del singolo, noi non siamo di questa opinione. In Inter-Real Madrid, il migliore in campo per il Real sono stati gli 11 giocatori in campo dell’Inter, troppo brutti per essere vero. A leggera discolpa dell’Inter, reiteriamo un concetto già espresso in precedenza nel corso di questa analisi. Se in mezzo al campo ti trovi un Pallone D’oro, uno dei centrocampisti più forti e sottovalutati degli ultimi 30 anni e un giovane che sarà con ogni probabilità almeno tra i primi 20 al mondo, i quali non sbagliano un singolo passaggio per 90′, diventerebbe quasi impossibile per tutti.

Inter-Real Madrid è stata il punto più basso della gestione Conte, e da qui si deve necessariamente ripartire (a meno di improbabili ribaltoni).

Voi cosa ne pensate? Siamo stati troppo severi o vi ritrovate nelle nostre considerazioni? Fatecelo sapere, e nonostante tutto Forza Inter!

 

 

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