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Inter-Borussia Mönchengladbach: l’analisi tattica della redazione

22 Ottobre 2020
Inter-Borussia Mönchengladbach: l’analisi tattica della redazione

Nonostante i proclami di Antonio Conte durante il suo insediamento ad Appiano Gentile, i nerazzurri sono sempre più Pazzi, soprattutto in Champions League. Inter-Borussia Mönchengladbach 2-2 all’esordio in casa è un risultato che lascia l’amaro in bocca per come è arrivato. Una partita dominata in cui i tedeschi, con una tiro e mezzo in porta, hanno segnato due gol. Pesano come macigni infatti gli errori individuali di De Vrij e Vidal, protagonisti di una prova negativa. Non ci si può fare davvero nulla. Anche cambiando società e tecnico, il DNA della squadra è sempre quello. Pazza Inter quindi, e forse ai tifosi piace anche cosi in fondo.

L’Inter, con mezza squadra fuori tra infortuni e Coronavirus, fa quello che può. Un esordio in Champions difficile da preparare, un inizio di stagione in cui sicuramente non si è vista la vera Inter, che tuttavia ci prova fino all’ultimo e agguanta il pareggio al 90′. Pareggio che ovviamente sta stretto ai nerazzurri, in una gara che speravano sicuramente di vincere, soprattutto dopo il primo gol di Lukaku (impressionante). Squadra nettamente inferiore all’Inter il Borussia Mönchengladbach, che tuttavia sfrutta al massimo gli errori interisti. In particolare due errori individuali sul primo gol (De Vrij e Vidal) e uno di reparto sul secondo (applicazione del fuorigioco in campo aperto a difesa schierata da mani nei capelli).

Inter schierata in campo con l’ormai classico 3-4-1-2 con D’Ambrosio-De Vrij-Kolarov in difesa, Darmian sulla destra ed Eriksen trequartista. Diversamente dal solito, oggi è De Vrij a finire dietro la lavagna, colpevole (in collaborazione con altri) di entrambi i gol dei tedeschi. Sanguinoso il disimpegno in uscita sbagliato che porta al fallo di Vidal (lentissimo e piantato di gambe contro Thuram), e malino sul fuorigioco per il gol di Hoffman (non lo guarda neanche, nonostante l’errore maggiore sia forse di Vidal). Partita no! 

Se stavolta Kolarov non commette gravi errori dietro, ci si aspetterebbe qualcosa in più sui calci da fermo. Il suo mancino è uno dei più educati d’Europa, eppure non riesce a incidere. Peccato soprattutto per la punizione calciata sull’esterno della rete allo scadere. La palla sarà pesata come un macigno, ma tutti speravano in un suo gol da quella posizione visto l’uscita dal campo di Eriksen (il tiratore designato). Al contrario della partita contro il Milan, siamo qui a commentare invece un D’Ambrosio come uno dei migliori in campo. Molto attento su Thuram, che gli sfugge solo una volta, commovente sull’inserimento ai mille all’ora nel quale tiene in campo la sponda di Lautaro Martinez e propizia il gol di Romelu.

Nota più che positiva il rientro di Bastoni, che mette lo zampino nel secondo gol di Lukaku con una spizzata incredibile. La crescita di questo ragazzo è davvero promettente. Conte lo sta plasmando in modo stupendo e diventerà un campione.

Capitolo centrocampo. Anche se Hakimi sarebbe stata un’altra cosa, il debutto con la maglia dell’Inter di Darmian è stato ottimo. Molto propositivo, gioca spesso come ala aggiunta proprio come avrebbe fatto il marocchino. La palla passa anche da lui in occasione del primo gol di Lukaku. Gran esordio. Sia lui che Perisic giocano praticamente coi piedi sulla linea laterale per tutta la partita, e provano spesso a scambiarsi la palla nella più classica delle manovre di Conte. Poco da dire su Perisic che non sia già stato detto mille volte. Ha gamba, tecnica ma fa molta fatica a incidere in un ruolo a tutta fascia.

Davvero difficile comunque superare le maglie del Borussia, con la squadra di Rose che, soprattutto nel primo tempo, difende con 9 uomini dietro la linea della palla. Il gioco nerazzurro si sviluppa quindi spesso così: palla lunga per Lukaku e speriamo che la metta giù.

Eriksen, in campo dal primo minuto al posto di Sensi, è autore di una prestazione difficile da giudicare obiettivamente. Partecipa bene alla manovra, ogni tanto si accende e tenta anche il tiro da fuori in un paio di occasioni. Tuttavia da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più, quel colpo di genio che però non arriva. Situazione difficile. 

E ora passiamo a Vidal. Nonostante ci metta la solita “Garra” sudamericana, la sua valutazione non può prescindere dalle responsabilità sui due gol. Molto ingenuo nell’atterrare Thuram in area, ancora peggio fa sul gol di Hoffman, sbagliando un fuorigioco classico dopo una buona diagonale di copertura. Se avesse 20 anni e fosse la sua prima partita in Champions sarebbe perdonabile, ma Vidal è forse il giocatore più esperto di tutta la rosa a livello europeo. Prova da scordarsi in fretta e ripartire.

I meno colpevoli del pareggio sono ovviamente gli attaccanti. La coppia Lukaku-Sanchez non è assolutamente collaudata come la Lu-La e si vede. L’esempio più chiaro è al 32′ del primo tempo. Tentativo di uno-due al limite dell’area e pallone che rimane nella terra di nessuno. Serve intesa, serve giocare assieme. Nel complesso comunque buona partita del Nino Maravilla, che cerca spesso gli scambi, corre, combatte e ci prova fino a quando non abbandona il campo per l’ennesimo guaio muscolare. Discreto anche l’ingresso di Lautaro Martinez. Partecipa all’azione del primo gol con una buona sponda aerea in area (miracoloso il recupero di “D’Ambro”, come lo chiamano i compagni), e colpisce un palo al volo che sta ancora tremando. Per il resto si vede poco.

Per quanto riguarda Romelu Lukaku, oggi l’Inter è Lui. Segna sempre, in ogni modo, fa sponde e smista in profondità per tutti. In questo momento uno dei Top-3 attaccanti a livello europeo senza dubbio, nonostante nel primo tempo sbagli molti appoggi semplici. Se ci fosse il pubblico a San Siro, ad ogni doppio passo tentato con quella stazza da 100 kg si alzerebbe un boato.

Il Borussia invece si sistema con un classico 4-2-3-1 con Hoffman, Embolo e Thuram alle spalle della punta Plea. Poco da dire sulla squadra di Rose, che punta a difendere nella propria metà campo per poi ripartire, consapevole dell’inferiorità tecnica dei suoi. I suoi giocatori combinano pochissimo, e nonostante tutto sono bravissimi nello sfruttare due ingenuità dei nerazzurri. Thuram (protagonista di una disavventura all’ingresso dello stadio) gioca una partita da 6, senza splendere. É comunque molto bravo nel farsi atterrare da Vidal in area, unico acuto della sua partita. Bensebaini freddissimo dal dischetto, calca un rigore perfetto. Sul secondo gol, bravissimo Neuhaus a lanciare Hoffman sulla destra, con un rasoterra che manda in bambola la difesa altissima dei nerazzurri. Lo stesso Hoffman poi si presenta davanti ad Handanovic e lo trafigge sotto le gambe. Incolpevole il portiere dell’Inter.

In attesa della partita contro lo Shakhtar, protagonista di una vittoria pazzesca contro il Madrid, la sensazione che lascia questo Inter-Borussia Mönchengladbach è quella di un occasione mancata. Due punti persi all’esordio in casa in Champions potrebbero già compromettere il girone, soprattutto guardando al risultato dell’altra partita. I problemi per Conte a livello difensivo continuano ad essere tanti, e tra Covid e infortuni non c’è proprio pace.

Martedì 27 ottobre, in Ucraina, si giocherà la seconda giornata. E questa potrebbe essere già una partita da dentro o fuori per l’Inter. Massima attenzione! 

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