Skip to main content

Incubo Champions; fallimento di Conte e Vidal?

26 Novembre 2020
Incubo Champions; fallimento di Conte e Vidal?

Incubo Champions; fallimento di Conte e Vidal? Il Real batte 2 a 0 l’Inter a San Siro e complica il cammino dei nerazzurri, aprendo uno crisi.

La notte da dentro o fuori. La finale conclamata da Conte. La partita portante per l’inizio, e forse il proseguo della stagione. L’Inter sbaglia tutto e finisce nel burrone. Due gol madrileni stendono la squadra nerazzurra. Incubo Champions; fallimento di Conte e Vidal?


Cosa ci sia da salvare in una serata del genere è difficile da dire. Con il nodo alla gola per la notizia della scomparsa di Diego Armando Maradona, l’Inter si gioca una fetta della stagione in 90° minuti ed anche un pezzo della faccia.

Peccato che in un’ora e mezza di calcio, l’Inter l’abbia dimostrato si e no 20/30 minuti. Manovra lenta e senza spunti di fantasia. Centrocampo in affanno, laterali che non spingono, difensori che danno tutto meno la sicurezza. E’ una bocciatura pesante, nella serata più importante che si è trasformata in un incubo Champions.

Un rigore dopo 5′ minuti dal fischio d’inizio e giocare in 10 dal 33′ non ha aiutato la causa interista, che però non ha mai tirato fuori il carattere per salvare almeno la faccia. La qualificazione è in bilico, serve un miracolo per passare, le giustificazioni finite. Incubo Champions; fallimento di Conte e Vidal?

➡QUI le dichiarazioni di Antonio Conte


IL GAP CON LE BIG- Un aspetto fondamentale è la differenza tra le big europee e l’Inter. L’arrivo di Conte ed i successivi acquisti di spessore ed esperienza, profumatamente pagati, non stanno dando i risultati sperati. L’anno scorso due sconfitte su due con il Barcellona, e la fatale sconfitta con il Borussia Dortmund per 3 a 2 (nel segno di Hakimi, oggi irriconoscibile). Quest’anno lo score è ancora peggio. (Prima volta nella storia nerazzurra, che la squadra non vinca nessuna delle prima quattro partite in Champions).

L’urna Champions ha graziato i colori nerazzurri con un girone alla portata, con Borussia questa volta Mönchengladbach, e lo Shaktar inchiodato per 5 a 0 nella semifinale di Europa League neanche tre mesi fa, ed il Real.

Al di là dei due pareggi contro le più ‘deboli’ del girone, che hanno già di base azzoppato il cammino europeo, il gap enorme da colmare in Champions lo si è visto con il Real.

All’andata il senso di cinismo madrileno ha soppiantato la grinta ed il coraggio interista. Ieri, pur orfana di due mostri come Benzema e Ramos, ha condotto la partita e fatto ballare la rumba a tutta l’Inter. I giovani buttati nella mischia da Zidane, a cornice di totem come Kross e Modric dal talento indiscusso, hanno dimostrato una superiorità nella gestione gara e della tensione superiore a tutti i giocatori interisti, giovani ed anziani.

La differenza tra l’Inter e le big europee risiede nella mentalità. Dalla gestione della tensione, dalla capacità di leggere le partite, di come approcciarle. Un Real come quest’anno era battibile, ma il gap enorme e limite difficilmente superabile è nella testa dei giocatori  e di chi li allena.

Partite come quelle contro lo Shaktar o Borussia Mönchengladbach, vanno affrontate con testa. Pur ostico che sia l’avversario, la tecnica e superiorità della squadra doveva superarli. Magari giocando anche male, vincendola in modo ‘sporco’, ma pur sempre dimostrando la propria forza. Match come quelli contro il Real vanno prima di tutto giocati, ciò che l’Inter ieri sera non ha fatto, solo dopo aver dato il 100% fisico e mentale si può accettare una sconfitta ed una quasi uscita dal girone.


Chi più di tutti si porterà dietro il peso di questi 90′ minuti, che forse valgono mezza stagione, saranno in due. Antonio Conte ed Arturo Vidal. Il primo tradito dal secondo, tanto voluto e desiderato. Il comandante Conte in ginocchio, di nuovo, nel palcoscenico europeo. Un fallimento, o quasi, del progetto tanto decantato ed acclamato, che ora si è trasformato in incubo.

VIDAL- Un giocatore d’esperienza, un guerriero al fianco di Conte, comprato per alzare la qualità ed il carattere, anche in notti come questa. Arturo Vidal ha dimostrato di non essere niente di tutto ciò. Un incubo durato 33′ minuti, concluso con uno show da dimenticare, oltre che la figuraccia.

Il minuto infernale per l’Inter e per Vidal è appunto il 33°. Le proteste non hanno bisogno di essere commentate. Ad aggravare il tutto è il motivo, un rigore che non c’è, Varane tocca la palla.

Partita deludente nel derby, pareggio che ha incastrato il cammino Champions contro il Borussia figlio di due suoi errori, andata con il Real da giocatore mediocre, ed infine la prestazione di ieri sera. Questa fila di prestazioni spiega meglio di ogni altro commento l’impatto di Vidal con l’Inter, fortemente voluto da Antonio Conte.

Abissale la differenza tra lui e qualsiasi altro giocatore madrileno,  sempre per rimanere in tema gap con le big europee.

Non tutte le colpe sono sue ovviamente, la squadre deve prendersi le responsabilità come gruppo. Ma è evidente come questo calciatore fin qui abbia solo fatto danni e cose negative.


ANTONIO CONTE- Infine forse il tasto più dolente, Antonio Conte. Le giustificazioni, i commenti di una crescita, le scelte di formazione. Tante cose si sono dette e si potrebbero dire sul suo operato.

La verità è che con ieri sera, il suo progetto forse può essere definito fallimentare e fallito. C’è ancora speranza, come dirà Handanovic nel post-partita, sia di passare il turno, sia di riprendere quella credibilità persa ieri sera sul prato di San Siro. Il tempo però corre veloce ed il progetto di Conte è rimasto indietro.

➡QUI il calendario dei prossimi match in Champions

Ora sul banco degli imputati Conte c’è salito per davvero. La lista dei capi d’imputazione è lunga quanto inutile, sarà la dirigenza a dettare i tempi e le condizioni di un possibile proseguo.

Piccolo inciso sulla sostituzione di Eriksen a quattro minuti dalla fine. Gesto di classe ed onore del danese, che da professionista è sceso in campo, ennesima figuraccia del mister su Eriksen, evitabilissima e di cattivo gusto.


Un incubo Champions che forse sancisce il fallimento di Antonio Conte ed Arturo Vidal. Si può ripartire e lo si deve fare il prima possibile e nel modo migliore. E’ dura mandare giù questa sconfitta e tutto ciò che ne ruota intorno, ma è anche l’unica cosa da fare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Ultime Notizie

Frattesi al fotofinish porta l’Inter a 8 punti dallo scudetto.

Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. …

Verso Udine: probabile formazione e ultime.

Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. …

Acerbi Assolto. Sentenza giusta?

Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. …


Clicky