Il Pallone nel Pallone!

Il caos è piombato sulla serie A! Il virus non da tregua ed il calcio va nel pallone!

Sembra un titolo buffo e divertente, ma purtroppo è lo specchio della realtà; il Pallone è nel pallone! La Serie A, dopo nemmeno tre giornate di campionato, deve fare i conti con il virus. La situazione resta caotica e piena di incongruenze, con la parvenza di una gestione tutt’altro che serena.

Il numero dei contagi inerenti alla sola Serie A è in constante aumento. Sono lontani i tempi in cui bastava un giocatore positivo a creare clamore e notizie. Ora si va avanti spediti, contagio o no, focolaio o meno. Già basterebbe questo a farsi venire due domande. L’elenco, di chi ha contratto il virus, conta ora anche cinque positivi nerazzurri e due della Nazionale Under 21! Qui la nostra notizia sulla positività del portiere nerazzurro Radu: https://fcinterpress.com/news/altro-positivo-per-linter-ionut-radu/

La situazione inerente a Juventus-Napoli non ha ancora trovato una risposta! Si tratta, si parla, si discute ma non si conclude nulla.

Infine, come ultimo spunto di riflessione, le prossime giornate di campionato in concomitanza con l’oggettivo aumenti di casi a livello nazionale, molto preoccupante. Qui la nostra news sul possibile rinvio del Derby in programma Sabato 17 Ottobre: https://fcinterpress.com/copertina/inter-milan-derby/

Questi tre motivi di dubbio e pensiero sono solo la punta di un iceberg strutturale ed organizzativo sbagliato a monte. Il virus e la situazione emergenziale nel nostro paese, è in atto ormai da svariati mesi. Superato con fatica lo scoglio del campionato scorso e del calciomercato, neanche dopo quattro giornate della nuova stagione il caos regna di nuovo sovrano. In fila, una dietro l’altra, vi sono state tre scosse che rischiano di far crollare il castello di carta messa in piedi dalla FIGC, Lega e Governo. Il caos Genoa, il disastro Juventus-Napoli ed ora l’aumento dei casi totali nel paese.

Ora la domanda è: com’è possibile ritrovarsi in una situazione di casino totale, senza sapere a chi credere, senza sapere a chi fare affidamento e riferimento, senza certezze nemmeno nel breve periodo, pur avendo già le conoscenze della situazione drammatica ed emergenziale nel quale tutti vertiamo?

La FIGC capitanata da Gabriele Gravina, la Lega Serie A con al timone Paolo Dal Pino (anch’egli positivo al virus) ed il Ministero dello Sport raffigurato da Vincenzo Spadafora sono forse loro nel caos, o meglio nel pallone?

Questi tre personaggi, e ciò che rappresentano, sono i burattinai, organizzatori ed amministratori della buona riuscita del campionato. Riuscita che doveva avvenire con sicurezza, protocolli, regolamenti chiari ed univoci, con provvedimenti straordinari per una situazione oggettivamente (in Italia come nel mondo) straordinari e viziata dalla pandemia.

Tutto questo non è ovviamente avvenuto. Il caso Genoa ha mostrato le lacune su un protocollo indeciso e poca interlocuzione tra i vari organi sportivi. La situazione Juventus-Napoli è stata un continuo scarica barile di responsabilità, che ha raggiunto livelli di indecisione allucinanti. Ora con i casi in aumento vertiginoso, ed il Bel Paese che cammina sul filo del rasoio, un altro passo falso di anche uno solo dei tre sopracitati rischia di far saltare tutto il banco.

Solamente qualche aggiustamento tecnico, regolamentare può dare un briciolo di serenità al pallone. Come già detto sopra, una situazione straordinaria ha necessariamente bisogno di regole straordinarie. La speranza è che la situazioni migliori, e che tutti possano lavorare in maniera più serena e meno sotto pressione. Gravina, Dal Pino e Spadafora ricoprono ruoli oggettivamente difficili con il periodo attuale. Costantemente sotto attacco, pressioni e critiche. Ma basterebbe usare un po di buonsenso per almeno cercare di circoscrivere il caos continuo intorno alla Serie A.

Le soluzioni da trovare non sono semplici, ma devono essere trovate. Il tempo a disposizione è poco, ma è l’unico che resta. Il pallone è nel pallone. Speriamo che riesca ad uscirne il prima possibile.