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Galliani “Mi ha fatto un po’ d’effetto, ottimi rapporti con i neroazzurri”

13 Novembre 2020
Galliani “Mi ha fatto un po’ d’effetto, ottimi rapporti con i neroazzurri”

In vista della partita ad Appiano Gentile tra Inter e Monza, Adriano Galliani e Beppe Marotta hanno lasciato un’intervista a InterTv

Ricordate la prima volta in cui vi siete incontrati?

“Ricordo perfettamente, primi anni 80’, Monza-Varese a Monza con qualche battibecco mio con gli arbitri per qualche rigore dato e non dato. Ci conosciamo da 40 anni, credo che ci apprezziamo vicendevolmente, siamo legati da un solido rapporto di amicizia”.

Ci raccontate un episodio particolare?

“Sono tantissimi. È un rapporto di vicinanza, comunione d’intenti. Oltre il mercato ci sono molte affinità elettive. Stando all’attualità in questo momento il Monza ha in prestito dall’Inter Di Gregorio e Pirola, c’è un buonissimo rapporto tra le due società”.

Che effetto le ha fatto venire per la prima volta ad Appiano Gentile?

“Mi ha fatto un pochino di effetto, ma ormai sono tre anni e mezzo che non lavoro per il Milan e sono tornato nella squadra per cui tifavo da bambino: sono tornato a casa, a Monza, quindi ora i rapporti con Inter e Milan sono alla pari. Anzi, ora non abbiamo nessun rossonero in rosa ma ne abbiamo due dell’Inter. Ci sono attimi rapporti con la società nerazzurra”.

Come giudica Inter e Milan?

“Ne parlavamo prima guardando il busto di Angelo Moratti e ricordavo con nostalgia che sia questo centro che Milanello sono stati fatti agli inizi degli anni 60’, quando Inter e Milan vincevano due Coppe dei Campioni. Con questo voglio dire che le due milanesi erano ai vertici del calcio europeo e mondiale e da milanese adottato mi auguro che si possano rivedere i fasti del passato. Poi devo aggiungere una cosa che fa onore ai tifosi di Inter e Milan: il Derby di Milano è bellissimo, e mi riferisco ovviamente a quando c’era il pubblico, perché non è considerato come una partita a rischio a differenza degli altri derby in Italia. I tifosi vanno assieme a tornano assieme dallo stadio, questo fa onore ai due club”.

L’obiettivo del Monza è la Serie A?

“Sì, è l’obiettivo mio e di Berlusconi. Ho sofferto molto perché il Monza dal 1977 al 1980 ha fatto spareggi perdendo o non è salito per uno o due punti. Spero di riuscire portare il Monza in Serie A, per me sarebbe una grandissima soddisfazione”.

Poi un aneddoto sull’acquisto di Marco Simone ai tempi del Milan:

“Io tifavo per Gigi Casiraghi. Ricordo il particolare: Valentino Giambelli di cui ero il vice presidente mi chiamava per dirmi di prendere Casiraghi, che stava per andare alla Juventus. I due giocatori costavano 10 miliardi, noi avevamo Weah come prima punta e il cuore mi disse di puntare su Casiraghi e non su Simone, poi fu soprattutto Braida a convincermi di prendere Simone perché si sarebbe sposato calcisticamente meglio con Weah. Non avevo 20 miliardi per prenderli entrambi e quindi la Juve prese Casiraghi e noi Simone, ma fecero entrambi bene”.

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