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Eriksen; Un ‘ménage à trois’ dove tutti hanno sbagliato?

18 Novembre 2020
Eriksen; Un ‘ménage à trois’ dove tutti hanno sbagliato?

Un caso conclamato, un giocatore discusso, un difficile epilogo. Christian Eriksen è ormai da tempo nell’occhio del ciclone nerazzurro. Ma se avesse sbagliato lui ad approdare a Milano e non l’Inter ad acquistarlo?


E’ difficile immaginare l’opposto di quello che si è letto o pensato per settimane. Altrettanto difficile discostarsi dalle proprie idee, arricchite di giorno in giorno. L’Inter ed Erisken sono una storia complessa, che ha fatto parlare e continuerà a farlo. Chi ha dato la colpa alla dirigenza, chi a Conte, chi all’ambiente. Tantissime ipotesi, che comunque non ci diranno, nell’immediato, la verità sul danese e l’Inter.

Il tifoso più viscerale additerà le qualità del giocatore. Qualcuno più insoddisfatto dei risultati darà la colpa ad Antonio Conte. Infine chi ha guardato l’Inter in questi ultimi anni inveirà contro la dirigenza.

Un ménage à trois da cui non se ne esce e non si arriva a capo, dove nessuno è disposto a fare un passo indietro. Se dovesse finire, con un probabile addio di Eriksen all’Inter, chi si prenderà la colpa finale? Chi sarà il capro espiatorio?


Forse la verità, o una parte di essa, si nasconde in ognuno dei protagonisti di questa storia. A fine Gennaio di quest’anno il danese classe 1992, approda a Milano dal Tottenham per 20 milioni. L’ingaggio è di 7,5 più bonus. Una cifra pesante e che alza l’asticella delle aspettative, di un ex finalista Champions, dal talento cristallino. Questo è l’inizio di tutto.

DIRIGENZA- Marotta e lo staff nerazzurro decidono di puntare su un giocatore di talento, scontato dalle leggi del mercato. Un giocatore blasonato e conosciuto, ma non richiesto dal gioco dell’Inter, ne tantomeno dall’allenatore.

CONTE- Vero che nel suo stile di gioco, Eriksen trova difficile collocazione. Non tanto per il talento, tanto per la fisicità, resistenza e grinta necessaria, che il numero 24 non ha. Ma esiliarlo in panchina, o farlo giocare a singhiozzo non è servito, non serve e non servirà.

ERIKSEN- Infine il diretto protagonista. Christian Eriksen è stato un giocatore eccellente in Inghilterra. Fantasia e talento in un gioco veloce e dinamico. Gol ed assist all’ordine del giorno. All’Inter una bruttissima copia di se stesso. Forse in quel Gennaio, in rotta con il suo Tottenham doveva valutare bene la sua destinazione.


Non ci sarà un giudice, se non i tifosi, o sentenza a risolvere il caso e dare una valutazione a tutto questo. Però se ognuno dei personaggi un questo ménage à trois si prendesse le responsabilità, o si venisse incontro l’un l’altro, forse la situazione sarebbe migliore.

Sono solo ipotesi, pensieri che possano scaturire dibattito e confronto, alla fine rimarrà ciò che scopriremo a breve. Se Eriksen rimarrà, o fare le valige, se Conte lo schiererà e troverà un giusto equilibrio con lui o no, se la dirigenza farà mea culpa o sosterrà un affare discutibile.

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