La CFA impone il tetto salariale, le star ritornano in Europa?

La Cina dice basta. Con una nota diffusa a mezzo stampa, la Chinese Football Association ha stabilito per la prima volta un tetto salariale per tutti i livelli dei propri campionati professionistici. Nella Super League il reddito annuo, ante imposte, di un giocatore straniero non potrà più superare i 3 milioni di euro (oggi, circa 3,7 milioni di dollari Usa), mentre lo stipendio massimo per un giocatore locale sarà di cinque milioni di yuan (circa 765.000 dollari Usa; 623.000 euro) all’anno e sempre “lordi”.

Tutto questo provocherà la fuga dei molti stranieri che, negli ultimi anni, sono emigrati in Cina attirati da ingaggi faraonici. Giocatori che avrebbero potuto dare ancora molto al calcio del Vecchio Continente, come Oscar e Hulk. Emblematico l’esempio di Carlos Tevez, che a fine 2016 firmò un biennale da 80 milioni di euro complessivi con lo Shangai Shennua. I motivi di questa retromarcia della federcalcio cinese sono spiegati all’interno della nota pubblicata: “La politica mira a frenare le bolle di investimento nei nostri campionati e a promuovere uno sviluppo sano e sostenibile del calcio professionistico”. Questa scelta è dettata anche dal fatto che si voglia investire sulla formazione dei calciatori locali per cercare di qualificarsi nuovamente al Mondiale, come non accade dal 2002. A tale proposito il presidente della CFA, Chen Xuyuhan, ha dichiarato: “La spesa del club di Csl è circa dieci volte superiore alla K-League della Corea del Sud e tre volte superiore alla J-league giapponese. Eppure la nostra nazionale è molto indietro. Le bolle non solo influenzano il presente del calcio cinese, ma danneggiano anche il suo futuro”.

La domanda che ci poniamo ora è la seguente: quali giocatori possono far gola ai club di Serie A? Vediamo tutti i possibili affari di calciomercato. Davanti a tutti, in ordine di preferenza, mettiamo i già citati Oscar e Hulk, stelle dello Shangai SIPG. Il primo, in Cina dal gennaio 2017, ha dalla sua parte anche la carta d’identità, visto che a 29 anni è nel pieno della sua maturità calcistica. Potrebbe quindi benissimo ritagliarsi spazio in una squadra importante in Serie A. Discorso diverso per il 35enne ex Zenit, che potrebbe decidere di tornare in Brasile per chiudere la carriera, o magari optare per un ritorno nella J-League. Sull’altra sponda di Shangai, troviamo El Shaarawy. Il classe ’92 era stato vicino al ritorno alla Roma già in estate, poi però non se ne era fatto più nulla. A gennaio il discorso potrebbe cambiare, con il “Faraone” che gradirebbe un ritorno nel nostro campionato anche in ottica europeo. Altro italiano da tenere d’occhio è Graziano Pelle. L’attaccante, attualmente in forza allo Shandong Luneng, era stato accostato anche all’Inter nei giorni scorsi per il ruolo di vice Lukaku. Sempre nella squadra della città di Jinan c’è Marouane Fellaini, una buona occasione per aggiungere fisicità e tecnica al centrocampo.

Guardando invece allo Jiangsu Suning (altra squadra di proprietà del gruppo Suning) ci sarebbe l’ex nerazzuro Eder, il quale potrebbe fare molto comodo alle squadre di Serie A che lottano per la salvezza. Da tenere d’occhio anche Alex Teixeira. Il classe ’90 è stato accostato molte volte all’Inter negli ultimi anni. Continuando con il discorso degli attaccanti, interessante anche Cedric Bakambu del Beejing Guoan, squadra della capitale. Il congolese classe ’91 vanta un’importante esperienza in maglia Villarreal, con 105 presenze e 48 goal in 2 stagioni e mezza con la maglia del “submarino amarillo”. Chiusura con il Guangzhou Evergrande, allenato dal nostro Fabio Cannavaro. Qui i nomi più interessanti sono Paulinho (ex Barcellona e Tottenham) e Talisca (classe ’94 ex Benfica e Besiktas).

Già dal prossimo gennaio, la Via della Seta si prevede molto trafficata. Vedremo se qualche giocatore della Super League sarà protagonista, nella seconda parte di stagione, sui campi della nostra Serie A.