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Candreva a Fanpage. peccato non aver alzato un trofeo con l’Inter

22 Ottobre 2020
Candreva a Fanpage. peccato non aver alzato un trofeo con l’Inter

Antonio Candreva torna a parlare con un’intervista a Fanpage. Tanti i temi toccati dall’ex esterno dell’Inter, attualmente alla Sampdoria. Tra i tanti il Covid-19 e il suo rapporto con i tifosi interisti.

L’intervista inizia subito con il più grande rammarico del giocatore: “All’Inter posso solo dire grazie per gli anni bellissimi che ho trascorso in nerazzurro. Penso che i tifosi possano ricordarmi come uno che ha vestito con orgoglio la maglia e ha dato fino all’ultima goccia di sudore. Mi spiace non aver potuto salutare con la vittoria di una coppa, ci siamo andati davvero vicini. Ora però con Genova e la Sampdoria si è aperto un altro capitolo della mia vita e della mia carriera”.

Spiega poi il motivo per cui ha scelto i blucerchiati come sua nuova squadra:sono tanti i motivi, ma il principale è che il presidente Massimo Ferrero e la società mi volessero fortemente”. 

Il rapporto con i tifosi nerazzurri rimane comunque sempre solido, che gli hanno dedicato parole di stima e affetto, soprattutto verso la fine della sua esperienza a Milano. Queste le sue parole: “Passare dalla gloria alle critiche e viceversa fa parte della vita del calciatore. Il trucco è quello di lasciare i commenti e le polemiche fuori dalla testa, ma comunque essere in grado di fare autocritica e sfruttare i consigli di allenatore e staff, delle persone care che vivono al tuo fianco. A volte ci si mette tutto l’impegno del mondo e le cose non vanno, altre volte invece si ottengono i risultati con il minimo sforzo. Non so spiegare il perché, ma è così. Ripeto: l’Inter è stata una tappa importante della mia carriera e custodisco con piacere tanti ricordi indelebili”.

Poi uno sguardo al mondo, con la situazione Covid-19 sempre più seria:Ha cambiato il mondo, è inevitabile che se ne parli. Bisogna avere coscienza di quello che sta succedendo e mantenere alta la guardia: usare le mascherine, tenere le distanze ed evitare i luoghi affollati. Il calcio continua, ma ha dovuto rinunciare a tante cose: non potete capire quanta differenza c’è tra esultare in uno stadio vuoto o in uno pieno. Non vedo l’ora di poter vedere Marassi con il pubblico come c’era quando io venivo qui da avversario”.

Infine, Candreva continua a coltivare il sogno Europeo 2021: La Nazionale è il primo sogno che ogni bambino ha quando inizia a giocare a pallone, io sono orgoglioso di aver indossato la maglia azzurra e di aver potuto rappresentare in campo il mio Paese, quindi… mai dire mai”.

Bellissima intervista quella di Candreva ai ragazzi di Fanpage, di un giocatore che sarà sempre ricordato con piacere sulla sponde nerazzurra di Milano. Peccato per quella finale…

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