Nell’ultima intervista che ho avuto l’opportunità di realizzare con Matteo Marani, quest’ultimo mi ha rivelato che:
“Lettura e ricerca richiedono ore. L’analisi più in generale, ossia cercare di capire e andare in profondità alle cose, è un compito molto impegnativo.”
Cerchiamo allora di affrontare questo importante compito in modo dettagliato, ma allo stesso tempo nella maniera più razionale possibile, tendendo in considerazione che dopo una solo giornata può risultare complicato, quasi azzardato, valutare il modo di giocare di una squadra.
Oggi ci occupiamo della Fiorentina, prossima avversaria dell’Inter, che all’esordio in campionato ha avuto la meglio sul nuovo Torino di Giampaolo per 1-0.
Il modulo
La squadra di Iachini si presenterà a S.Siro con il solito 3-5-2, che in fase offensiva si trasforma in un 3-4-3 con Chiesa che avanza sulla linea degli attaccanti composta da Ribery e Kouamè.
Pericolo Kouamè
Sabato scorso la Fiorentina ha trovato di fronte un Torino chiuso, in particolare nella zona centrale del campo, tanto che il supporto delle fasce, in particolare quella presidiata da Biraghi, ha concesso al centravanti ivoriano molte occasioni da gol. L’inter dovrà dunque stare molto attenta ai palloni che spiovono in area di rigore, considerando l’assenza di un pilastro come De Vrj.
Pressione alta
La squadra di Iachini aggredisce molto alta i propri avversari. Nel match contro il Torino, i granata hanno faticato a giocare palla partendo da dietro, come chiesto da Giampaolo, tanto che la Fiorentina ha registrato ben 15 intercetti nel corso della partita.
Gli inserimenti dei centrocampisti
Se, come anticipato, la Fiorentina predilige sfruttare al meglio le fasce rispetto agli spazi interni, ci sarà da fare molta attenzione agli inserimenti dei centrocampisti. Non a caso il gol vittoria di settimana scorsa è stato realizzato da Castrovilli su assist di Chiesa. I compagni di reparto, Duncun, ma in particolare Bonaventura, possono creare seri pericoli.
Difesa dura ma non troppo
Milenkovic-Ceccherini-Caceres. Una difesa piuttosto affidabile ma per nulla impenetrabile. Sebbene settimana scorsa la Fiorentina abbia concesso poco ai suoi avversari, è altrettanto vero che il Torino ha avuto buone occasioni per portarsi in vantaggio sullo 0-0. Si tratta di giocatori fastidiosi, sempre in pressione stretta sull’attaccante, che spesso spendono falli anche inutili. Contro il Torino sia Milenkovic che Ceccherini hanno dovuto spendere il cartellino giallo.
Allenatore
Nel corso della sua carriera, su sei incontri disputati, Beppe Iachini è riuscito una sola volta a battere Antonio Conte. Si tratta di Bari-Chievo, termina 2-3 a favore dei gialloblu.
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