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Marotta: “Juve? No, voglio aprire un ciclo all’Inter. I calciatori hanno dimostrato grande spirito di appartenenza”

1 Maggio 2021
Marotta: “Juve? No, voglio aprire un ciclo all’Inter. I calciatori hanno dimostrato grande spirito di appartenenza”

Beppe Marotta ha parlato a Sky a pochi minuti dal calcio d’inizio di Crotone – Inter.

Ecco le sue dichiarazioni:

Volevamo conoscere le sue sensazioni. Si aspettava di poter arrivare al traguardo anche con anticipo?
“La sensazione è positiva, ma non abbiamo raggiunto nulla. E’ giusto superare anche questo esame che sembra facile ma il Crotone avrà motivazioni forti. Dobbiamo fare una partita determinata per fare risultato positivo”.

Che sensazioni ha sul futuro dell’Inter e cosa vi ha trasmesso Steven Zhang?
“Innanzitutto lui è tornato approfittando di questa apparente tranquillità post-Covid per vivere con noi il finale di campionato e parlare al momento giusto del futuro. Oggi siamo concentrati sul finale di campionato, oggi ha trovato un gruppo compatto grazie al lavoro del mister che ha dato motivazioni e obiettivi compattando tutta l’area tecnica”.

Dieci anni fa lei e Conte riportaste la Juve, oggi siete vicini a farlo con l’Inter. Quali sono le somiglianze tra le due vittorie?
“Anche alla Juve Conte ci ha messo del suo e la proprietà lo ha supportato al meglio. Oggi ci ritroviamo nella stessa situazione: Conte ha saputo valorizzare la rosa a disposizione. Siamo vicini alla vittoria, c’è la giusta tensione e motivazione per toglierci questa soddisfazione”.

L’aria di restaurazione alla Juve può riguardare anche lui?
“No, io sono arrivato qui all’Inter (anche se per un lapsus dice Juventus, ndr) dopo avere parlato con Zhang e voglio aprire un ciclo all’Inter. L’anno scorso arrivammo in finale di Europa League, sarebbe bello continuare anche malgrado le difficoltà dovute alla contrazione di ricavi legate al Covid”.

Le difficoltà finanziarie avrebbero potuto mettere in difficoltà l’Inter, ma non è successo. Descriva come hanno reagito i giocatori di fronte a questa emergenza.
“Abbiamo professionisti seri, non abbiamo avuto casi particolari. Conte ha una leadership fortissima e tutti hanno seguito il credo dell’allenatore, la mela marcia se fosse spuntata sarebbe stata isolata dal gruppo prima ancora che dall’allenatore. Ma questa squadra ha senso di appartenenza e attaccamento alla maglia. In pochi hanno vinto titoli e questo rappresenta anche uno stimolo per arrivare a un traguardo importante al quale non pensavano di arrivare così presto”.

Come sta Sensi? Può darci qualcosa di più in futuro?
“Ci sono giocatori che maturano con più lentezza. Barella si è inserito subito, Sensi ha avuto problemi anche fisici che hanno causato discontinuità nella preparazione. Ma l’Inter punta su di lui, è giovane e insieme a Barella e Bastoni rappresenta il futuro del calcio nazionale”

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