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Crotone, Cosmi: “Mi aspetto un’Inter che ci rispetterà ed è proprio questo il vero problema…”

30 Aprile 2021
Crotone, Cosmi: “Mi aspetto un’Inter che ci rispetterà ed è proprio questo il vero problema…”

Serse Cosmi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Crotone – Inter.

Ecco le parole del tecnico dei Pitagorici:

Crede che la sua riconferma possa passare anche da queste ultime gare?

“Sicuramente la vittoria di Parma ha ridato un pizzico di serenità. Le sconfitte che avevamo subito quasi tutte avevano il sapore della beffa, e quindi l’incubo era quello di buttar via un’altra partita come era accaduto in altre occasioni. C’eravamo quasi riusciti… Poi per merito siamo riusciti a vincere una partita che ci ha dato serenità per preparare una gara impossibile. Per quello che riguarda il mio futuro io nel calcio non credo a nulla, numericamente. Io cerco di dare il massimo per concludere il campionato e basta, devo fare in modo che la squadra sia sul pezzo. Poi il mio futuro non lo so da cosa dipenderà, lo dico sinceramente…”

Può proporre domani qualche novità tattica? Come sta la squadra?
“Nella mia carriera mi è capitato, a Perugia, un 4-1 contro l’Inter capolista, ma anche di trovarmi nettamente sfavorito. Io credo che per un allenatore queste siano le settimane più semplici, se un giocatore non ha le motivazioni giuste per affrontare una squadra come l’Inter crolla tutto il mondo… Ogni calciatore vorrebbe essere protagonista in questa partita, vorrebbe vivere una giornata di gloria. Forse questa è stata la gara più facile da preparare dal punto di vista psicologico. L’Inter finora ha tenuto un atteggiamento molto intelligente contro tutti, anche contro Hellas e Sassuolo. Non so che tipo di novità dal punto di vista tattico si possa apportare: ciò che conta è l’atteggiamento che una squadra propone in campo, poi tutto il resto si corregge. Domani sono tutti disponibili tranne Di Carmine”.

Come si è arricchito il suo bagaglio tecnico allenando il Crotone?
“E’ giusto parlare di arricchimento. Un allenatore deve vivere il proprio mestiere pensando certo di portare risultati, ma anche crescere a livello personale. Io in questi due mesi scarsi mi sono arricchito della correttezza della gente che incontro per strada. Sto lavorando in una società seria e con gente che sa fare il proprio mestiere, lo fa con dignità e passione. Questo è stato l’arricchimento umano. L’arricchimento professionale è stato quello di tornare in Serie A, un campionato che avevo lasciato nove anni fa, ero curioso di vedere come fosse la Serie A adesso e come io ora posso lavorare in questa categoria. Per quanto riguarda il Crotone, a cinque giornate dalla fine la ricerca di un equilibrio tattico è sempre un obiettivo”.

Domani si incontrano l’alfa e l’omega del nostro campionato. Cosa si aspetta domani da questa gara?
“Mi aspetto una partita dove, per quel che ci riguarda, dovrà esserci enorme attenzione. Non so se a fine gara dovranno far male più i muscoli o la testa…Se io avessi la certezza di togliere Simy o Ounas per far spazio a cinque centrocampisti e non subire gol lo farei, ma non è così. Messias che da tutti viene considerato un attaccante da interno dà più vantaggi che svantaggi, in attacco gioca un quarto dei palloni che gioca da centrocampista. Non prevedo si infoltire il centrocampo, anche perché tutti questi giocatori che danno una fisicità estrema al centrocampo non li abbiamo… Benali, Vulic, Zanellato, Eduardo, Petriccione, Cigarini non mi sembrano bronzi di riace. Se tu vuoi impostare una gara fisica non puoi farlo”.

Sta valutando l’idea di un colpaccio domani?
“Il calcio è uno solo e io credo che l’Inter sia davvero bene allenata. Bene allenata vuol dire che i calciatori hanno un legame forte col proprio allenatore, gli riconoscono la leadership e lo seguono e questo chi conosce il calcio lo intuisce durante la partita. L’Inter è forte, sceglie lei come vincere le partite. Ha capito che ci vuole equilibrio, soffrire nella propria metà campo e sfruttare le caratteristiche dei singoli. E questo non è un limite, ma una grande qualità. A inizio campionato l’Inter proponeva qualcosa di molto diverso e non vinceva… Questa Inter credo che oggi anche in Champions sarebbe assolutamente diversa da quella che l’ha disputata a inizio campionato. Sarà una partita ancora più difficile per questo, non troveremo una squadra che non ci rispetterà o farà finta di farlo. Ci rispetterà, e quindi bisognerà opporci con le nostre qualità e provare a limitare i nostri limiti…”

Dal suo arrivo Simy ha segnato 12 reti in 9 partite. E’ una grande soddisfazione?
“E’ una grandissima soddisfazione. Io non mi approprio mai di meriti altrui, però non voglio neanche essere disconosciuto da questa situazione. Leggo sempre che nelle ultime 9 partite ha fatto 12 gare e casualmente l’allenatore sono io. Invece quando si parlare di sette sconfitte e due vittorie si parla del Crotone di Cosmi… Ma ripeto, non mi approprio dei meriti: Simy è stato valorizzato anche precedentemente, sono strafelice per lui. Crotone in questo campionato nefasto può rivendicare un proprio vanto”.

Può essere utile un ulteriore mediano di rottura domani?
“Petriccione non è un centrocampistone che sta in mezzo alla difesa… L’unico che ha quelle caratteristiche fisiche è Eduardo, poi lui, Cigarini, Benali o Vulic hanno altre qualità. Cigarini nelle ultime partite in cui è stato titolare ha fatto vedere quanto la sua presenza sia mancata, ha concetti di calcio da giocatore di Serie A e questo lo si intuisce. Petriccione è più giovane di Cigarini, magari è più dinamico. Ma in generale noi non abbiamo la possibilità di comporre un centrocampo fisico”.

Ieri abbiamo visto la differenza tra calcio italiano ed europeo.
“No scusa, la interrompo. Ieri ha giocato una squadra italiana con un calcio diverso da quello italiano… Non è un’accusa, non si può identificare la nostra natura di calcio con quello che s’è visto ieri e anche contro l’Ajax”.

A breve l’Inter trionferà, ma con un problema finanziario non da poco. Mentre dall’altra parte c’è una squadra con zero debiti, che però sta andando in Serie B perché non ha fatto spese folli e paga i giocatori non come l’Inter che s’è messa d’accordo per spalmare gli stipendi. Non sarebbe ora di accorciare questo gap e i proventi che la Lega destina alle squadre?
“Non ho la volontà di andare a mettere il naso in queste vicende… Io metto il naso nella società di cui sono orgoglioso di far parte, il Crotone. Noi ci muoviamo secondo le nostre possibilità. E’ un discorso complesso, non è la prima volta che la prima in classifica gioca contro l’ultima e non è la prima volta che la prima in classifica ha un esborso economico non paragonabile all’ultima e per questo non io, ma tanta gente s’è lamentata alla Superlega. Io continuo a pensare guardando la faccia dei giocatori che alleno quanta voglia hanno di misurarsi in gare del genere”.

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