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Conte: “Stiamo facendo qualcosa di straordinario. Crotone? Facciamo l’Inter per non avere sorprese. Sul presidente…”

30 Aprile 2021
Conte: “Stiamo facendo qualcosa di straordinario. Crotone? Facciamo l’Inter per non avere sorprese. Sul presidente…”

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Crotone – Inter.

Ecco le parole del tecnico neroazzurro:

Domani un testacorda contro una squadra molto pericolosa in fase offensiva?
“I ragazzi sanno che domani dovremo fare l’Inter. Se andiamo pensando di fare qualcosa di diverso ci sarà una brutta sorpresa. Massimo rispetto del Crotone e di quello che stanno facendo. Saranno molto motivati perché vogliono dimostrare di poter valere la Serie A, quale migliore occasione quella di affrontare la prima in classifica. L’ho detto ai ragazzi e mi auguro mi ascoltino”.

Ci racconta della visita del presidente?
“C’è stato un semplice saluto visto che non ci vedevamo da qualche tempo. Ha salutato i giocatori e ci ha fatto l’in bocca al lupo. Sa benissimo che ancora non abbiamo conquistato niente”.

C’era stanchezza nell’ultima partita. Questa settimana è servita per ricaricare le pile o ci saranno delle variazioni?
“La stanchezza c’è per noi e per gli altri. Magari gli altri, visto il distacco, la stanno accusando di più. Stiamo per fare qualcosa di storico, non penso sia il caso di parlare di stanchezza. Se qualcuno è stanco me lo dice e va in panchina”.

Ritieni questa la stagione più difficile della tua carriera?
“Penso di aver già risposto a questa domanda, inutile tornarci su. L’Importante è che finisca nella giusta maniera, che ci ripaghi di tanto sacrificio, sudore e notti insonni”.

C’è un giocatore il cui rendimento l’ha sorpresa più di altri? Tanti non sono gli stessi di inizio stagione.
“Se ben ricordate a inizio anno ho detto che le fortune dell’Inter passavano dalla crescita singola dei giocatori per far crescere tutta la squadra. Per questo oggi stiamo parlando di poter fare qualcosa di straordinario. Penso che tutti siano cresciuti e abbiano acquisito un senso di responsabilità maggiore, che percorso bisogna seguire per essere protagonisti. Tutti stanno raccogliendo i frutti anche singolarmente. Anche Pinamonti, giovane che non ha avuto la possibilità di ritagliarsi uno spazio perché davanti aveva Lukaku, Martinez e Sanchez, oggi è più forte di quando ha iniziato con noi. E’ inevitabile, quando si lavora in una certa maniera si fa fatica ma c’è una crescita personale importante”.

La svolta può essere stata la vittoria sulla Juve?

“Ci sono diversi punti chiave in questa stagione che hanno fatto crescere l’autostima. Sicuramente anche quando eravamo dietro e siamo andati in testa alla classifica. Lì sono due le cose o mantieni la pressione o vieni schiacciato. Questo non è accaduto. I messaggi mandati in quel momento sono stati recepiti ed è per questo che siamo padroni del nostro destino e ci auguriamo di finire la stagione che sarebbe un’opera d’arte per noi”.

Come sta Vidal? Pensi che potrà giocare ancora in questo campionato?
“Arturo ha avuto un contrattempo perché il ginocchio operato va in sovraccarico e questo sta ritardando il tutto. Non si sta allenando con noi, non è disponibile. Mi auguro possa rientrare per il finale di stagione. Sarebbe bello che tutti quanti partecipassero”.

Sanchez stava per andare alla Roma e oggi invece è importante per l’Inter. Pensa sia stata la decisione migliore quella di tenerlo?
“Tutti stanno contribuendo in maniera importante. Alexis sicuramente nel momento in cui si è ricominciato dopo la chiusura del mercato si è tuffato anima e corpo nella squadra, ma penso che a prescindere sia contento. Sa di aver trovato un clima in cui tutti sono importanti, un clima familiare dove sta dando il suo contributo. Sono contento di quel che stia facendo e mi auguro di dargli più spazio verso la fine della stagione”.

Sta vivendo l’attesa verso il possibile scudetto in maniera diversa?
“Quando ti avvicini a un traguardo è inevitabile che l’attesa diventa qualcosa da gestire per te, per il gruppo, il club, i tifosi. Non è facile, ma penso stiamo gestendo il tutto nella giusta maniera. Quando ho detto che domani dobbiamo fare l’Inter è per gestire tutto nella giusta maniera e arrivare in porto quanto prima. Sappiamo che chi è dentro alla Pinetina, chi ci lavora, dalla guardia al calciatore, a chi taglia l’erba che sta per essere fatto qualcosa di straordinario”.

Lei ha cambiato l’Inter, è evidente. Le chiedo come l’Inter ha cambiato lei?
“Il mio obiettivo è comunque portare il mio credo e la mia visione. Portare il mio bagaglio, quello in cui credo. Il mio percorso, che sicuramente porta a sacrifici, a sudore e fatica. Porta tutti al limite, ma alla fine questo è il percorso da seguire se si vuole essere vincenti e credibili, se si vuole rendere onore alla storia dell’Inter. Ho cercato di fare questo. Non si può trovare tutti dalla propria parte perché costa fatica, qualcuno preferisce stare nella mediocrità perché non si hanno mal di testa e si dorme meglio, ma qui ho trovato tanta gente che ha voluto seguire questo percorso. Siamo riusciti, al di là di vincere o meno lo scudetto, a ritrovare credibilità sotto tutti i punti di vista. Nazionale e internazionale, perché abbiamo giocato anche una finale di Europa League. Vi rendete conto delle difficoltà del torneo, penso che la finale sia stata sottovalutata”.

Qualora dovesse arrivare lo scudetto, le ultime gare serviranno anche per fare valutazioni in vista del prossimo anno riguardanti chi ha giocato meno?
“Il primo concetto è che dobbiamo arrivarci allo scudetto. Poi darò spazio a chi lo merita, ma non per fare un favore a qualcuno. Rispetterò chi mi ha dato la serenità necessaria per andare in campo. L’obiettivo è ottenere il massimo. Con la Juventus ho fatto 102 punti e avevamo vinto un bel po’ prima. La mentalità della persona che vuole vincere sempre è questa”.

 

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