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Commisso: “Altro che Superlega! La mia proposta è…”

22 Aprile 2021
Commisso: “Altro che Superlega! La mia proposta è…”

Rocco Commisso ha espresso tutta la sua opinione in merito al progetto, poi tramontato, della Superlega. Ecco la proposta del Presidente viola.

Il patron della Fiorentina, Rocco Commisso, si è soffermato sul flop della Superlega. Ecco quali sono state le sue osservazioni in un’intervista rilasciata ai canali ufficiali del club viola.

L’imprenditore ha introdotto l’argomento spiegando prima di tutto il motivo che lo ha portato a tornare in Italia:

Io sono scappato dall’America per venire in Italia perché mi piace il calcio come è qui, con i rischi della promozione e della retrocessione. Non è un calcio chiuso come quello americano, dove i valori e la meritocrazia non esistono. In America il concetto è quello di non perdere soldi e infatti i club non falliscono. Questo sarebbe anche un discorso giusto se sei un imprenditore come me ma a me non piace”.

Poi si è addentrato sul tema caldo di questi giorni:

Il comportamento delle squadra italiane è stato assolutamente scorretto. Io sono venuto qua rispettando le regole e il sistema del calcio italiano e europeo. Il fatto che tutto questo possa cambiare a due anni dal mio arrivo non mi va bene e non va bene alla Fiorentina e ai nostri tifosi. Come mai non si sono confrontati con i loro tifosi per vedere le reazioni? Perché Milan, Inter e Juventus non sono venute a parlare con me di questo progetto?”.

Sui diritti tv:

L’America è stato l’unico paese che è riuscito ad aumentare i profitti della Serie A tra tutti i continenti. Qui in Lega vanno Joe Barone e mio figlio e mi hanno detto che tre ore litigano e dieci minuti parlano di business. Inter, Juve e Milan devono assicurarmi che una cosa come la Superlega non accada più. Sul campo siamo nemici, nel business alleati per portare avanti il sistema calcio”.

Infine, ecco la proposta di Commisso:

In primis il Salary Cap, che sarebbe un bene per tutti. Dobbiamo lavorare immediatamente sui soldi che prendono i procuratori e non dovrebbe esserci una trattativa con l’entourage oltre che con il giocatore. Sono andato via dall’America perché il concetto di calcio chiuso lo ha permesso la FIFA. Perché in America usa delle regole e fuori dall’America altre? Questo è uno sport mondiale quindi le regole devono essere tutte uguali. Sono venuto in Italia perché questo calcio mi è sempre piaciuto ma adesso sto soffrendo nonostante abbia messo molti soldi. Ai tifosi dico che hanno un presidente che combatterà per loro”.

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