Siamo alle solite. Quando c’è da chiudere una partita le cose si fanno difficili. Dopo un primo tempo terminato 1-0 per la Roma, alla ripresa l’Inter riesce a rimontare lo svantaggio iniziale e a portarsi in vantaggio meritatamente. Proprio sul più bello, mentre i nerazzurri stanno nettamente dominando la partita, blackout totale e il solito film già visto: gli uomini di Conte si chiudono inspiegabilmente e i giallorossi riprendono coraggio fino a portarsi a casa il pareggio. Ennesima partita non chiusa.
A Milano esiste un detto che recita “Piutost che nient l’è mej piutost”, ovvero “piuttosto che niente è meglio piuttosto”. Mi riferisco al pareggio dell’Inter ottenuto contro la Roma all’Olimpico. Piuttosto che niente, meglio portarsi a casa un punticino che non permette ai giallorossi di raggiungere il secondo posto occupato già dai nerazzurri, che rimangono gli unici a -3 dal Milan capolista.
Questo è l’unico dato positivo.
Per il tutto il resto il solito film. L’Inter è anni che non riesce mai a fare il salto di qualità. Con l’aggravante che quest’anno ha la rosa più competitiva se confrontata con quelle delle annate precedenti.
La partita di ieri, purtroppo, non è stato il primo caso di occasione ghiotta mancata.
Non serve andare tanto indietro per trovare un esempio simile. Basta vedere la partita infrasettimanale contro la Sampdoria, che andava vinta. Invece l’Inter esce da quel match sconfitta per 2-1 dopo aver sbagliato pure un rigore.
Ma è soprattutto negli appuntamenti importanti che l’Inter non riesce quasi mai a dare il colpo decisivo. È proprio lì che una squadra dovrebbe dimostrare chi è, da dove viene e dove vuole andare. Contro la Lazio l’Inter non è riuscita a gestire il vantaggio e ha pareggiato 1-1. Il medesimo risultato è arrivato anche contro l’Atalanta, dopo che si era riusciti a sbloccare la partita.
La stagione scorsa l’Inter si fa raggiungere in extremis dal Sassuolo e contro il Bologna perde nonostante la superiorità numerica.
In campo europeo la quadra di Conte riesce incredibilmente a recuperare un momentaneo 2-0 a Madrid, ma i blancos riescono a fare il gol del 3-2. Contro lo Shakhtar Donetsk, partita decisiva per rimanere in Champions League, pur sapendo che bisognava evitare il pareggio, la sfida termina senza reti.
Non va dimenticata la finale di Europa League contro il Siviglia. L’Inter parte da favorita e si porta subito in vantaggio, ma si fa rimontare e riesce prima dello scadere del primo tempo a pareggiare. Nei restati 45’ la Beneamata fatica a portarsi in vantaggio e subisce il gol del 3-2.
Anche in questo 2020, come direbbe un personaggio amato da tutti gli interisti, “zeru tituli”.
Contro la Roma l’inter ha dimostrato per l’ennesima volta di non essere una squadra, bensì un’accozzaglia di buoni giocatori. Senza togliere le responsabilità dell’allenatore (le sostituzioni effettuate fanno discutere).
E non è finita. Domenica altro grande banco di prova. A San Siro scontro diretto con la Juventus. La Vecchia Signora, dopo aver battuto ieri sera il Sassuolo, si è portata al quarto posto e inizia a pungolare da dietro.
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