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#Roadtoderby, quella che fu l’alba del Triplete

10 Ottobre 2020
#Roadtoderby, quella che fu l’alba del Triplete

La partita che andremo a raccontare in questa terza puntata di #Roadtoderby non è una partita qualunque. Come tutti i derby, direte voi. Potrei rispondervi di sì, ma devo dirvi che il derby di cui vi sto per parlare è stato un po’ più derby degli altri, per l’infinità di storie che si sono celate in quei 90 minuti.

Facciamo un salto nel passato tornando al 29 agosto 2009. Seconda giornata di Serie A ed è in programma una delle stracittadine più precoci in ordine cronologico della storia del campionato italiano di calcio. L’Inter di Mourinho arriva a questa partita dopo aver passato una settimana complicata, caratterizzata dalle feroci critiche subite per il pareggio casalingo al debutto contro il neopromosso Bari. Tutti credono che l’addio di Ibrahimovic sia difficile da metabolizzare per i nerazzurri e sono pronti a vedere la squadra in difficoltà anche nel derby. Dall’altra parte un Milan che ha cambiato guida tecnica dopo l’addio del totem Carlo Ancelotti. I rossoneri puntano su una squadra a trazione anteriore schierando contemporaneamente Ronaldinho, Pato e Borriello. La squadra di Leonardo parte leggermente favorita in virtù anche della vittoria al debutto sul campo del Siena.

L’inizio della partita sembra seguire i pronostici, con i rossoneri che partono forte alla ricerca del goal del vantaggio. La prima conclusione è però dell’Inter con il neoacquisto Wesley Snejder, schierato subito titolare da Mourinho. Il Milan risponde con le conclusioni fuori misura di Ronaldinho e Flamini. Dal 20esimo in poi, però, la partita diventa uno splendido monologo nerazzurro. Arriva l’1 a 0 firmato Thiago Motta dopo un’azione fantascientifica sull’asse Eto’o-Milito-Motta. Proprio il “Principe del Bernal” raddoppia pochi minuti dopo su calcio di rigore assegnato per fallo di Gattuso su un imprendibile Eto’o. Gattuso che sarà poi espulso pochi minuti dopo facilitando il compito alla squadra di Mourinho che dilaga poco prima dell’intervallo con Maicon, dopo l’ennesima azione corale della serata. Commovente la dedica del brasiliano ai suoi amici e familiari in tribuna, Maicon che si batte anche il petto indicando lo stemma dell’Inter verso le telecamere. Il secondo tempo è accademia pura, con il goal del 4 a 0 segnato da un giustiziere abituale del Milan, quel Dejan Stankovic capace di trovare il sette con un tiro dai 25 metri. La partita si conclude addirittura con tre secondi di anticipo visto che la panchina del Milan chiede espressamente di non concedere recupero.

Una partita memoarabile che sarà solo l’inizio di una stagione trionfale per l’Inter, possiamo dire che quella fu “L’alba della Leggenda”.

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