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#Roadtoderby, quando Ronaldo giocò contro 75mila persone

8 Ottobre 2020
#Roadtoderby, quando Ronaldo giocò contro 75mila persone

11 marzo 2007. E’ in programma il derby di Milano numero 197. L’Inter è lanciatissima alla conquista del suo 15esimo scudetto, il Milan sta completando il percorso verso la conquista della sua settima Champions League. Ci sono tutte le premesse per un derby stellare, i 22 in campo possono formare un dream team. Ma quel derby ha gli occhi di tutti per un altro motivo: tra le file del Milan gioca Ronaldo. Sì, proprio lui, Luis Nazario Da Lima. Colui che era stato il Dio di tutti gli interisti a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio.

Da qualche mese Ronaldo è tornato a Milano, la sponda del Naviglio però non è la stessa. E i tifosi dell’Inter, per usare un eufemismo, non l’hanno presa per niente bene. Tanto che sono pronti a fischiarlo in massa, anche con l’ausilio di fischietti da arbitro (poi vietati). Nonostante il clima ostile, però, è proprio Il Fenomeno a sbloccare la partita al minuto 40. Naturalmente, sotto la Curva Nord. Il brasiliano insacca in rete con un gran sinistro a giro e poi si porta le mani alle orecchie in segno di sfida al popolo interista. Chissà cosa stare pensando Moratti, una sorta di secondo padre per Ronaldo, in tribuna?

L’Inter, nel secondo tempo, carica a testa bassa e trova il goal del pari con il neo entrato Cruz (giustiziere abituale del Milan) al minuto 54. A questo punto gli uomini di Mancini continuano a spingere per cercare la vittoria e tornare a vincere entrambi i derby in una stagione di campionato, come non accadeva dalla stagione 1981-1982. Il goal vittoria arriva grazie ad un altro fenomeno in campo, Zlatan Ibrahimovic. Il numero 8 svedese punisce ancora una volta il Milan dopo il goal nella gara d’andata, sulle tribune tutti gli interisti esultano all’indirizzo del “traditore” Ronaldo. Anche il presidente Moratti si lascia andare ad un proverbiale gesto dell’ombrello che vale più di mille parole per descrivere il momento.

L’Inter è ancora una volta padrona della città, Ronaldo esce a testa bassa. Il brasiliano anni dopo si scuserà per quel gesto e dirà che la sua volontà era quella di ritornare all’Inter. Molti tifosi lo hanno perdonato, forse anchè perchè in fondo quel goal è stato ininfluente ai fini del risultato.

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