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Pastorello (ag.Lukaku): “Per lui il Chelsea rappresenta qualcosa di unico”

13 Agosto 2021
Pastorello (ag.Lukaku): “Per lui il Chelsea rappresenta qualcosa di unico”

Il giorno dopo l’ufficialità del trasferimento di Romelu Lukaku dall’Inter al Chelsea, fanno rumore le parole del suo procuratore, Federico Pastorello. L’agente, trascorse poche ore dalla presentazione pubblica del proprio assistito, ha affidato ai canali social un dettagliato parere sulle svariate voci circolate in queste settimane. Il punto cruciale del ragionamento vira attorno alle accuse di presunto “mercenariato”, agitate da più parti. Vediamo di seguito i passaggi salienti del testo reso di pubblico dominio.

Federico Pastorello: “Trasferimento architettato? Tutti assolutamente fuori strada”

L’incipit del discorso –pubblicato, tra gli altri, su Instagram– indugia immediatamente sulla volontà di smentire, per l’appunto, l’idea di un tentato trasferimento che avesse alla base un mero interesse economico. Ecco quanto sostiene l’agente:

“La narrativa -secondo la quale il trasferimento di Lukaku sarebbe stato “architettato” e “forzato” solo per assecondare interessi economici- sta portando tutti assolutamente fuori strada“.

Pastorello entra nel dettaglio specifico degli umori di Lukaku in maglia nerazzurra, quando ancora le sirene del Chelsea risuonavano appena:

“In uno scenario in cui Lukaku non ha mai manifestato pubblicamente alcun disagio o malcontento riguardo la sua esperienza all’Inter, la sua situazione contrattuale o le note vicende societarie, l’interesse del Chelsea ha davvero toccato l’animo di Romelu fin dal primo istante, perchè quel club rappresenta per lui qualcosa di unico e speciale“.

“Per Lukaku il Chelsea rimase come un tarlo nel cuore. Ora ha deciso che era il momento di accettare nuovamente quella sfida”

Pastorello si sofferma anche sul rapporto particolare che intercorre tra Lukaku e il Chelsea, squadra in cui approdò giovanissimo (dopo gli esordi felicissimi con la maglia dell’Anderlecht) ma in cui non riuscì a imporsi:

“[…] Voleva vestire quella maglia, ci è riuscito appena 18enne e purtroppo se ne è andato prima di poter lasciare il segno e vincere qualcosa di importante.

Questa sfida è rimasta come un tarlo nel suo cuore e nella sua mente per tutti questi anni. E quando, in modo quasi inaspettato, si è materializzata l’opportunità di riprovarci […] quasi non ci credeva. […] Ha deciso che era il momento di accettare nuovamente quelle sfida“.

La chiusura della parte nevralgica del testo puntualizza nuovamente come l’addio all’Inter, secondo il procuratore di “Big Rom“, sia da attribuire esclusivamente a quanto appena riportato:

“Che ci crediate o no -continua Pastorello- l’affetto di tutti i tifosi e il legame speciale con la città di Milano lo hanno fatto riflettere a lungo: ma poi, una volta presa la sua decisione, l’ha portata avanti con convinzione e fermezza”.

Pastorello: “Quando portai Lukaku all’Inter, molti di quelli che mi ringraziarono, oggi mi insultano”

Federico Pastorello, inoltre, si toglie qualche sassolino dalla scarpa nei confronti dei suoi detrattori:

“[…]Quando Romelu Lukaku firmò per l’Inter, allora molti di quelli che oggi mi insultano e mi minacciano, mi ringraziavano di cuore per averlo portato a Milano“.

Il destino di Lukaku è stato sancito lontano dal campionato italiano. C’è da attendersi, però, un rinfocolarsi del dibattito su questa operazione di mercato, che sta lasciando strascichi polemici non indifferenti.

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