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Inter, da Ranocchia a Sanchez: chi sarà sacrificato sull’altare della spending review?

18 Maggio 2021
Inter, da Ranocchia a Sanchez: chi sarà sacrificato sull’altare della spending review?

L’Inter in questi giorni sta iniziando a programmare la stagione 2021/2022, che dirà se i nerazzurri possono essere in grado di aprire un ciclo di vittorie. In questo senso, nei prossimi giorni, ci sarà un incontro tra Steven Zhang e Antonio Conte per parlare appunto dei programmi futuri della società.

A prescindere da chi sarà la guida tecnica dell’anno prossimo, l’Inter dovrà abbassare il monte ingaggi di almeno il 15%. Facendo due calcoli, ciò vuol dire che dai 149 milioni attuali si deve passare a 127 milioni. Per fare tutto ciò verranno ceduti o lasciati andare a parametro zero quei giocatori che non rientrano più nel progetto tecnico (per età o per caratteristiche). Andiamo a vedere quali sono i principali indiziati a lasciare la Pinetina a fine stagione.

Partendo dalla difesa, uno dei sacrificati sarà sicuramente Kolarov. Il serbo percepisce 3 milioni netti, un ingaggio non giustificato dal rendimento in campo dell’ex Roma. In dubbio invece Ranocchia e D’Ambrosio, che per rimanere dovranno considerare l’opzione di abbassare i loro ingaggi (da 1,5 a 1 milone il primo e da 2 a 1,5 milioni il secondo). In caso contrario anche i due giocatori italiani potrebbero salutare a fine stagione Milano dopo una lunga avventura con i colori nerazzurri.

A centrocampo gli ossevati speciali sono Vidal, Perisic e Young. L’inglese, con molta probabilità, andrà via da svincolato e tornerà al Warford, squadra che lo ha lanciato nel grande calcio. L’Inter, in questo modo, si priverà di un ingaggio abbastanza pesante (3 milioni di euro netti). Altri due ingaggi molto pesanti sono quelli di Vidal e Perisic. Per quanto riguarda la situazione del cileno, ad oggi difficilmente si può parlare di permanenza visti i 6,5 milioni netti che guadagna: Sampaoli lo aspetta al Marsiglia e l’Inter non si opporrebbe ad una sua partenza, visto anche il rendimento al di sotto delle aspettative. Discorso leggermente diverso per il croato, che è stato uno dei protagonisti inaspettati dello scudetto: il suo contratto è in scadenza al 30 giugno 2022 e l’ingaggio è di 5 milioni netti. L’Inter non ha intenzione di corrispondergli quella cifra anche per la prossima stagione ma, visto il rendimento del giocatore, potrebbe proporre un rinnovo del contratto con l’ingaggio spalmato su più anni.

Per quanto riguarda il reparto avanzato, invece, in stand-by la situazione Sanchez. Conte stima molto il giocatore e sarebbe contento di averlo ancora in rosa, anche se il suo ingaggio da 7 milioni non si sposa con la spending review nerazzurra. Per lui il discorso è simile a quello di Perisic: cessione o spalmatura dell’ingaggio con allungamento del contratto. Altro partente è Andrea Pinamonti che, nonostante lo scarso minutaggio, ha un contratto da 2 milioni netti a stagione.

Le grandi manovre sono appena iniziate in casa nerazzurra. La volontà della società, vicina all’ottenimento del finanziamento necessario, è quella di continuare ad avere una squadra competitiva cercando allo stesso tempo di ridurre i costi vista la contrazione dei ricavi generata dalla pandemia. Servirà ancora una volta la bravura e l’esperienza di Beppe Marotta per conciliare entrambe le cose, per continuare a far sognare i tifosi dopo una stagione finalmente trionfale.

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