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Cambiano gli interpreti ma non la sostanza: Inter-Samp è il gran galà delle rivincite

9 Maggio 2021
Cambiano gli interpreti ma non la sostanza: Inter-Samp è il gran galà delle rivincite

Cambiano gli interpreti ma non la sostanza: nonostante il massiccio turn over di Conte, l’Inter ha sovrastato la Sampdoria in una giornata di vera e propria festa.

Il match di ieri è stato un vero e proprio galà delle ‘rivincite’. Da Young a Gagliardini passando per Ranocchia e D’Ambrosio, senza dimenticare Vecino e l’uomo partita Sanchez, fino ad arrivare a Radu e Pinamonti. In molti dei meno utilizzati durante l’anno, hanno trovato un momento di gloria contro i blucerchiati, apponendo anche il proprio nome sullo scudetto neroazzurro.

Sanchez- Due gol e a tanto altro. Il cileno ha dovuto stare spesso all’ombra di Lautaro e Lukaku, ma ieri, come nel resto della stagione quando è stato chiamato in causa, ha risposto presente. Mostrando a tutti di poter essere tranquillamente definito come un titolare.

Ranocchia- Uno di quelli che in questi 10 anni di insuccessi c’è sempre stato. Una presenza fondamentale nello spogliatoio, e anche quando è dovuto scendere in campo, il suo apporto non è mai mancato. Sempre prestazioni di alto livello, esattamente come ieri, e se quella rovesciata fosse entrata…

Gagliardini- Titolare inamovibile nel finale della scorsa stagione, molto presente all’inizio di questa, un po’ sparito dai radar negli ultimi mesi. Per sua stessa ammissione, a livello personale, l’anno “poteva andare meglio”, ma il gol e l’assist contro la Samp hanno un sapore di rivincita.

Vecino- La fine di un odissea. Questo hanno rappresentato i 90 minuti passati in campo dall’uruguaiano. Un giocatore che è stato a lungo presente tra gli anni Spallettiani e le prime battutre di Conte. Con i gol “Champions” a Lazio e Tottenham, aveva fatto impazzire di gioia i tifosi, che difficilmente si dimenticheranno il suo nome nel corso degli anni. Giusto che nel 19° Scudetto compaia anche lui.

D’Ambrosio e Young- Gli estrni titolari della scorsa stagione, quest’anno hanno trovato qualche difficoltà in più, per usare un eufemismo. Hakimi e l’esplosione di Perisic hanno tappato ogni buco sulle corsie, am anche loro nel momento del bisogno, alla fine, hanno risposto presente. Soprattutto per D’Ambrosio, che comunque con i suoi gol vittoria a Fiorentina e Cagliari è stato decisivo, una bella soddisfazione dopo un periodo dificile anche dal punto di vista fisico.

Radu e Pinamonti- Due storie simili. Entrambi cresciuti nel settore giovanile, tornati alla base per… non giocare. Radu ha finalmente esordito, mentre Pinamonti prima di ieri aveva racimolato si e no un ora di gioco. Poco, troppo poco per due giocatori di quell’età. Può sembrare un controsenso, ma nella stagione in cui hanno giocato meno, entrambi hanno dichiarato di essere cresciuti più che mai. E se poi Pinamonti riesce a trovare anche il suo primo gol con quella maglia che l’ha cresciuto e portato tra i grandi, allora tutto è bene ciò che finisce bene.

leggi anche: Inter-Sampdoria 5-1: gli highlights e gol

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