In Serie A, cinque partite su undici, l’Inter le ha vissute partendo da situazione di svantaggio. Numeri non adatti alla nomea di grande squadra, anche se la maggior parte delle volte i neroazzurri sono riusciti a ribaltare il risultato.
Se c’è una cosa che proprio non si può imputare agli uomini di Conte infatti, è l’arrendevolezza. L’Inter è la squadra che nell’intero campionato, è riuscita a guadagnare più punti in partite in cui è stata in svantaggio. Situazione capitata per ben cinque volte su undici, contro: Fiorentina, Milan, Parma, Torino e Cagliari proprio lo scorso week-end.
Le rimonte sembrano essere diventate la specialità della banda Conte. Soprattutto quelle insperate, vedi Fiorentina e Torino. Ma se il fatto di non arrendersi mai, può essere un punto a favore dei neroazzurri, il rovescio della medaglia sono i troppi gol subiti. Che non sempre possono essere recuperati. In campionato infatti, il livello tecnico rispetto alle altre squadre, è talmente più elevato che le distrazioni iniziali possono essere recuperate in corso d’opera. Ma quando il livello si alza, il pegno da pagare è alto.
La caratteristica di andare spesso sotto nel risultato infatti, non è stata circoscritta al campionato. Anche in Champions per tre partite su sei (Real, Real e Borussia), l’Inter è stata in svantaggio. E solo una volta, al debutto contro il Gladbach, è riuscita poi a fare punti. Grazie al pareggio di Lukaku in extremis. Conseguenza: l’eliminazione da ogni competizione europea.
Insomma le tante rimonte sono sicuramente sintomo di una squadra forte mentalmente, che non molla mai. Ma non di una grande squadra in generale. Perchè non è pensabile sperare costantemente nel tutto per tutto finale, se si vuole alzare la celeberrima asticella.
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