Inter, esordio in Champions: cosa cambia da un anno fa

L’Inter è pronta all’esordio in Champions League contro il Borussia M’Galdbach. Dopo le due eliminazioni consecutive alla fase a gironi, i neroazzurri quest’anno puntano quantomeno alla fase ad eliminazione diretta. Se nelle passate edizioni i gironi infernali e la poca esperienza hanno messo in difficoltà l’Inter, quest’anno come ammesso dallo stesso Conte in conferenza stampa: “La squadra è più attrezzata ed esperta”.

Ma chi sono gli elementi in grado di fare la differenza rispetto al passato? Dopo la debacle di Dortmund dello scorso novembre, celebri furono le parole dello stesso Conte: “A chi devo chiedere di fare la differenza? A Barella che viene dal Cagliari, o Sensi che giocava a Sassuolo?”. Oggi i due non sono più le giovani promesse di Sassuolo e Cagliari, ma i punti di forza di una finalista di Europa League e di una nazionale che punterà alla vittoria dell’Europeo.

Grande mattatore della serata di Dortmund fu Achraf Hakimi. Chissà che se il marocchino avesse vestito neroazzurro, le cose sarebbero andate diversamente. Ecco oggi è così. Hakimi è stato il grande colpo del mercato interista, e uno dei motivi per cui sono stati spesi quei 40 milioni, è fare la differenza anche e soprattutto in campo europeo. Seguendo anche un po’ la “moda” lanciata dai colleghi della Juve: “compra chi ti elimina”.

Poi c’è Arturo Vidal. Muscoli, grinta e soprattutto esperienza, in un reparto cruciale nel calcio internazionale. Infine come ha spiegato lo stesso Conte nella conferenza pre-Borussia: “Il percorso in Europa League, e la finale persa, ha accresciuto l’esperienza di tutti”.

Quella di domani dovrebbe dunque essere tutta un’altra squadra rispetto a quella che esordì pareggiando in casa contro lo Slavia Praga un anno fa.