Due anni fa Antonio Conte accettava una delle sfide più difficili della sua carriera: allenare l’Inter, arrivando da un passato a tinte bianconere. Il tecnico sapeva che non sarebbe stato semplice. Sarebbero piovute critiche, parte della tifoseria si sarebbe dimostrata contraria e l’ambiente non sarebbe stato facile.
Ma Antonio ha saputo gestire un gruppo straordinario che lo ha seguito fin da subito e a poco a poco ha capito cos’è l’Inter. E ora stiamo a parlare di un vero e proprio capolavoro di un comandante che ha riportato i nerazzurri al trionfo.
L’annata è stata complicata per via di una stagione, quella scorsa, finita ad Agosto e i problemi legati al Covid che hanno messo in difficoltà tutte le squadre d’Europa. Il periodo di Dicembre è stato quello più delicato con l’uscita dalla Champions. Ma Conte ha assorbito le critiche e ha trasmesso la mentalità vincente a ragazzi non abituati a vincere. Ha ricompattato il gruppo e ha inserito quelle pedine mancanti del puzzle, come Eriksen che con la sua qualità ha dato concretezza nelle fasi delicate della stagione.
Il girone di ritorno è stato straordinario, con 13 vittorie 2 pareggi e 0 sconfitte in 15 gare. La costanza di risultati è stata fantastica, impensabile, tanto che nelle ultime 17 partite sono stati 31 i gol fatti e 6 quelli subiti. Questi ragazzi guidati dal loro comandante hanno fatto un’impresa che rimarrà nella storia.
Ora il 19 Scudetto è stato ottenuto e ci sarà un mese per goderselo, e alzarlo poi dopo 11 lunghi anni nel cielo di Milano, il 23 di Maggio.
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