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Gasperini: “Non possiamo togliere le qualità all’Inter, ma dobbiamo limitarli”

24 Settembre 2021
Gasperini: “Non possiamo togliere le qualità all’Inter, ma dobbiamo limitarli”

Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha tenuto la conferenza stampa di rito alla vigilia di Inter-Atalanta, big match della 6a giornata di Serie A in programma domani alle ore 18 allo stadio “Giuseppe Meazza”. Una partita non comune per Gasperini, che ha allenato l’Inter nel 2011 per 4 partite (senza vittorie) venendo poi esonerato da Massimo Moratti. Riportiamo di seguito la conferenza stampa integrale.

In cosa è diversa l’Inter?
“Con Lukaku lavoravano un po’ meno sulla costruzione e sul disimpegno, ma con facilità andavano dalla sua parte. L’Inter dell’anno scorso è stata straordinaria, hanno fatto 11 vittorie di fila. Tutti pensavano che l’assenza di Lukaku avrebbe influenzato in negativo, ma stanno trovando degli equilibri diversi. Vincere al Franchi contro la Fiorentina è un grande segnale”.

Come sta Muriel?
“Domani non ci sarà. Speriamo di poterlo recuperare par la panchina contro lo Young Boys. Siamo abbastanza fiduciosi che possa essere disponibile con il Milan”.

Come sta la squadra?
“L’unico problema riguarda la contusione sul collo del piede di  Pessina. Speriamo di poterlo recuperare. È una contusione che può essere riassorbita in 24 ore”.

Come valuta la prestazioni della squadra?
“Abbiamo fatto ottime gare anche in casa, poi magari si guarda sempre al risultato. Sicuramente non abbiamo fatto una buona partita contro la Salernitana, ci saranno comunque difficoltà in tutte le gare. Abbiamo comunque dieci punti, è un buon bottino. Adesso abbiamo degli scontri di difficoltà maggiore, ma non ci sono problemi sulla tenuta della squadra. Non è mai questione d’intensità. È il nostro standard, è una questione che riguarda la qualità tecnica. La condizione della squadra è molto buona da diverse settimane”.

Come gestirà queste due partite?
“Si gioca ogni quattro giorni, c’è tempo per recuperare. Eravamo più in difficoltà a Salerno che martedì scorso contro il Sassuolo”.

Come affronterà l’Inter e gli attaccanti nerazzurri?
“Con le nostre qualità. L’Inter ha fatto parecchi gol da situazione di palla inattiva, non possiamo togliergli tutte le loro qualità. Dobbiamo cercare di limitarli e dobbiamo mettere del nostro per dargli fastidio, altrimenti rischi di subire. In ogni partita tutte le squadre sono in grado di segnare, c’è un cambiamento di mentalità. Anche le squadre meno forti in attacco hanno delle risorse per poter cambiare il risultato”.

La gara si svilupperà sulle corsie esterne?
“Quando allenavo il Crotone ed il Genoa e dovevo salvarmi giocavo con quattro esterni. Potrei farlo, ma se lo fai con gli attaccanti hai un atteggiamento, mentre con gli esterni di difesa un altro. Ogni partita, però, ha la sua storia. A Salerno Zappacosta ha giocato bene, ha creato diverse situazioni offensive che non aveva mai creato prima”.

Come vede ora il “bicchiere”?
“È sempre mezzo (ride, ndr), poi io guardo sempre la parte piena sperando di riempire quella vuota”.

Come gestirà la difesa?
“Nella difesa che adottiamo la capacità di Djimsiti e Toloi è superiore a quella di Palomino e Demiral, dato che entrambi si trovano meglio al centro. Abbiamo anche Lovato e Scalvini. Vedremo se sarà possibile inserire Lovato, Scalvini ha futuro. La società ha investito molto su Lovato, vedremo se sarà possibile inserirlo”.

Ci potrebbe essere un centrocampo a tre?
“Sì, tutto è possibile, ma non è il mio disegno di calcio. Non ci sono intoccabili, Freuler e De Roon hanno sempre portato risultati. Koopmeiners è un giocatore molto valido, ha personalità e piede. Farli giocare tutti e tre insieme è un problema per la mia visione di calcio, ma tutto è possibile”.

Come gestirà i titolari?
“Zappacosta non ha giocato a Salerno, così come Pessina. Rispetto alla Salernitana col Sassuolo ho cambiato cinque giocatori nella formazione titolare. Le tante sostituzioni ti permettono di far giocare 60-70 minuti un giocatore, pesano meno. Quello delle cinque sostituzioni è un grande cambiamento, si fa meno fatica. Ci permette di affrontare più partite anche con gli stessi giocatori titolari. Le difficoltà delle tante partite riguarda gli infortuni e le energie nervose. Se giochi con Inter, Milan o in Champions servono più energie nervose”.

Zapata?
“Piccoli quando è entrato ha fatto bene, adesso recuperiamo Muriel che è un’alternativa di Zapata. Avremo delle alternative in più. Ilicic in questo momento può essere utilizzato così, adesso è il giocatore che entra a gara in corso, a Salerno è stato determinante”.

Come vertice alto in alternativa a Pessina è sempre meglio Pasalic rispetto a Koopmeiners?
“In questo momento sì, poi in futuro no so. Ha delle qualità, ma non ha la capacità di Pessina ad andare negli spazi o di Pasalic di occupare l’area. È un po’ più complicato, non è detto che però nel tempo non si possa fare. Oppure ha in un atteggiamento che non è proprio quello che preferisco io. Però sono stato capace di giocare con i terzini sulle ali e fare catenaccio e contropiede”.

Zapata è stato vicino all’Inter. Quanto è stato difficile ritarare un giocatore al centro delle voci di mercato?
“Sono situazioni di mercato che hanno riguardato molti giocatori, ma Duvan è un ragazzo splendido. Siamo professionisti, sappiamo che ci possono essere interessamenti di altre squadre, ma da lì a concretizzarsi ce ne passa. Lui non è mai stato indolente, è sempre stato legato alla squadra. Si è visto l’impegno con cui ha affrontato l’inizio di campionato, con quale determinazione. Si fanno tante chiacchiere, poi le cose concrete sono quelle che si sono verificate”.

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