Ormai manca solo l’ufficialità, ma possiamo dire con certezza che il prossimo allenatore dell’Inter sarà Simone Inzaghi. L’ex tecnico della Lazio firmerà un biennale a 3,9 milioni di euro + bonus (contro i 2,4 milioni che gli offriva Lotito per rinnovare).
Guardando al recente passato nerazzurro, c’è stato un altro allenatore che approdò in nerazzurro dopo essersi distinto come allenatore della Lazio: Roberto Mancini. Era l’estate del 2004 quando Massimo Moratti gli affidò la panchina e la ricostruzione della squadra reduce dalla complicata gestione Cuper e dall’interregno di Zaccheroni. Il tecnico jesino, dopo una prima stagione in chiaroscuro, restò all’Inter per ben quattro stagioni. Annate ricche di successi che portarono nella bacheca dell’Inter la bellezza di 3 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane. Il patron nerazzurro lo voleva già nell’estate del 2003, quando Mancini aveva solo due anni e mezzo di esperienza da allenatore ma aveva già raggiunto risultati notevoli come la vittoria di 2 Coppe Italia e la semifinale di Coppa Uefa. I tifosi inizialmente erano contrari all’idea e si schierarono apertamente con Cuper, che fu prima confermato ma poi esonerato pochi mesi dopo.
Ora, 17 anni dopo, la storia si ripete. Il contesto è sicuramente diverso, dato che quell’Inter veniva da cinque anni senza vittorie (e dalle scorie del 5 maggio e del derby Champions), mentre questa squadra è Campione d’Italia in carica. Ciò che accomuna le due storie è il fatto che i protagonisti sono due allenatori giovani ed ambiziosi che già hanno (e avevano nel caso di Mancini) dimostrato il loro valore. I due, inoltre, furono compagni di squadra alla Lazio nella stagione 1999/2000, annata del secondo scudetto biancoceleste. Auguriamo a Inzaghi lo stesso successo avuto da Mancini sulla panchina nerazzurra. C’è una seconda stella da conquistare ed una Champions League da onorare.
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