Ultimo posto nel girone dopo tre partite con appena due punti raccolti. Tre punti di distanza dal primo posto.
Due frasi che sembrano in contrasto fra di loro ma che rappresentano la situazione di un girone imprevedibile. L’Inter ha ancora nove punti a disposizione da poter raccogliere, il margine per passare il turno esiste ancora. La sfida con il Real Madrid dirà tanto sul cammino europeo della banda di Conte. Una vittoria riporterebbe l’Inter in zona qualificazione. Un pareggio complicherebbe tanto ma lascerebbe qualche speranza (soprattutto in caso di pareggio fra Shakthar e Gladbach). Perdere significherebbe rimanere con un’unica speranza: vincere le ultime sperando che faccia lo stesso il Real.
L’Inter insomma si deve aggrappare alle proprie capacità. Deve vivere le ultime tre partite non con frenesia ma con la voglia di dimostrare il proprio valore. Una squadra di questo livello non può stare sul fondo di un girone di Champions, né può sperare in un terzo posto per fare il grosso pesce nel piccolo acquario dell’Europa League.
La crescita dell’Inter dipende dai traguardi raggiunti e servirà il prima possibile un ottavo di finale di Champions per rivivere le sensazioni che solo un top team può regalare. Conte ha il dovere di provarci, di caricare i ragazzi per un’impresa che non è impossibile. Mercoledì ci si attende molto, si vuole vedere la vera Inter.
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