Con l’amichevole persa in Francia contro il Lens in extremis, ci si interroga in casa Inter su chi sarà composto il parco attaccanti per la nuova stagione. Ad oggi troviamo: Correa, Dzeko (entrambi titolari contro il Lens), Lukaku, Sanchez e L.Martinez. Verosimilmente Inzaghi si affiderà nel suo collaudato 3-5-2 (che cela un più palese 5-3-2) alla coppia già insieme fino alla stagione 2020/21, ovvero L.Martinez e Lukaku. Costoro saranno al 90% i titolari con cui Inzaghi si appoggerà, è difficile che sarà diversamente da ciò. E’ più facile che un gatto abbai piuttosto che questa situazione immaginata cambi. Per Dzeko – 36 anni compiuti a marzo – sarà una stagione da sudare per racimolare un posto da titolare, la concorrenza è abbastanza folta. Stessa cosa dicasi per Sanchez: il cileno è nella lista degli esuberi. Forse anche Dzeko.
Un déjà-vu per Dzeko, aleggiano gli spettri di Manchester
Correva la stagione 2010/11, il Manchester City di Mancini – ex tecnico dell’Inter (per ben due volte in due periodi diversi) – a gennaio 2011 acquista dal Wolfsburg Dzeko e il bosniaco inizia a capire cosa significhi non essere più il titolare inamovibile come lo era nella casa della Volkswagen. Allora all’Etihad Stadium si giocava il posto con: Tevez, Balotelli, Adebayor, Jo e Santa Cruz. Nel 2011/12 con Tevez, Aguero, Balotelli e Adebayor; nel 2012/13 con Tevez, Aguero e Balotelli; nel 2013/14 con Negredo, Jovetic e Aguero; nel 2014/15 con Aguero, Bony e Jovetic. Nell’estate 2015 stufo di questa situazione Dzeko accetta la Roma e si accasa nella capitale. Lì in sei anni torna a rivivere la stessa situazione di Wolfsburg. Tornando Lukaku ora, sarà difficile per Dzeko essere titolare. Si discute sulla sua permanenza infatti.
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